Aspirante pentito: "Interrogatemi", ma i dubbi su Fontana restano

Aspirante pentito: “Ascoltatemi”, ma su Fontana restano i dubbi

Mafia ed estorsioni all'Acquasanta: sotto processo 84 imputati
PALERMO-MAFIA
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PALERMO – La stragrande maggioranza degli imputati ha chiesto di essere processata con il rito abbreviato. A cominciare da Gaetano Fontana, boss dell’Acquasanta, sulla cui reale intenzione di pentirsi la Procura nutre dei dubbi tanto che il pubblico ministero Dario Scaletta ha ribadito in aula che al momento si tratta solo di un coimputato. Il suo legale, l’avvocato Monica Genovese, ha fatto sapere che Fontana chiederà di essere interrogato. Ed al suo interrogatorio hanno condizionato la scelta del rito abbreviato alcuni difese.

Il quando completo delle scelte degli 84 imputati si avrà oggi. È un maxi processo quello che verrà fuori al termine dell’udienza preliminare. Tra gli arrestati del blitz dei finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria, nel maggio scorso, ci sono i fratelli Gaetano, Giovanni, Angelo (tutti e tre avrebbero avuto un ruolo direttivo nella famiglia mafiosa dell’Acquasanta ). Il ruolo direttivo viene contestato anche a Michele e Giovanni Ferrante.

Imputata pure la madre dei Fontana, Angela Teresi, sempre per mafia (avrebbe gestito la cassa del mandamento) e la moglie di Gaetano Fontana, Michela Radogna per favoreggiamento reale: averebbe gestito i passaggi di denaro e messo a disposizione per gli incontri i locali della gioielleria di Milano.

Mafia, estorsioni, intestazione di agenzie di scommesse sportive e corse dei cavalli truccati in giro per l’Italia: l’inchiesta appena chiusa dal procuratore aggiunto Salvo De Luca e dai sostituti Amelia Luise, Maria Rosaria Perricone e Dario Scaletta è un grande contenitore di ipotesi di reato.

Gli animali sarebbero stati dopati per vincere le gare o i fantini avversari convinti con le minacce a frenare la corsa dei cavalli in maniera che gli uomini dei Fontana andassero all’incasso delle vincite.

Gli spalloni avrebbero trasportato i soldi in contanti da Palermo a Milano dove sarebbero stati investiti in diverse attività commerciali, tra cui la gioielleria “Luxury Hours” sequestrata nei mesi scorsi nel quadrilatero della moda milanese.

Ecco l’elenco completo di chi ha chiesto il rito abbreviato: Pietro Abbagnato, Cristian Ammirata, Lorenzo Badalamenti, Salvatore Badalamenti, Fabrizio Basile, Tommaso Bassi, Giulio Biondo, Antonino Bonura, Stefano Calafiore, Filippo Canfarotta, Fabio Chiarello, Andrea Giampallari, Salvatore Ciampallari, Salvatore Ciancio, Letizia Cina, Riccardo Colombo, Antonino Picelli, Giuseppe Corona, Paolo Attilio Remo Cotini, Gianpiero D’Astolfi, Danilo D’Ignoti, Lorenzo Di Salvo, Antonino Di Vincenzo, Giovanni Di Vincenzo, Charles Francesco Fabio, Laura Fabio, Francesco Ferrante, Francesco Pio Ferrante, Giovanni Ferrante, Ignazio Ferrante, Michele Ferrara, Angelo Fontana, Giuseppe Gambino, Nunzio Gambino, Giovanni Giannusa, Salvatore Giglio, Roberto Giuffrida, Ivan Gulotta, Domenico La Mattina, Filippo Lo Bianco, Giovanni Mamone, Davide Matassa, Sergio Napolitano, Domenico Onorato, Santo Pace, Gianluca Panno, Domenico Passarello, Emilia Passarello, Pierfulvio Pecoraro, Gaetano Pensavecchia, Luigi Pensavecchia, Raffaele Pensavecchia, Gaetano Pilo, Domenico Pitti, Vittorio Stanislao Pontieri, Michela Radogna, Massimiliano Regge, Carmelo Rubino, Rosolino Ruvolo, Daniele Santoianni, Monica Schillaci, Liborio Sciacca, Giuseppe Spallina.


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