Assenteismo, 14 avvisi di garanzia |Il sindaco: “Un plauso ai militari” - Live Sicilia

Assenteismo, 14 avvisi di garanzia |Il sindaco: “Un plauso ai militari”

14 dipendenti del Comune di Maletto sono indagati dalla guardia di Finanza e dai carabinieri per truffa. Secondo gli inquirenti si sarebbero assentatati per diverse ore dal loro posto di lavoro nonostante avessero timbrato il cartellino. Gli accertamenti riguardano il periodo compreso tra novembre 2010 e marzo 2011.

MALETTO – Una scure si abbatte sul piccolo comune di Maletto. 14 avvisi di garanzia sono stati notificati dai carabinieri di Randazzo ad altrettanti dipendenti dell’ente per il reato di truffa aggravata ai danni dello stesso Ente. Si assentavano dal posto di lavoro e timbravano il cartellino al posto dei colleghi. I 14 dipendenti sono stati inchiodati dalle telecamere nascoste poste dai militari che hanno svolto indagini da novembre 2010 fino a marzo 2011. Inoltre ci sono scatti fotografici che mostrano gli indagati nell’orario di lavoro impegnati in altre faccende, ben lontane dal loro ruolo e dalle loro mansioni. Le fiamme gialle di Bronte e i militari dell’Arma hanno anche utilizzato la strumentazione Gps per monitorare e localizzare i cellulari dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta durate le ore d’ufficio. Le attività info-investigative condotte dalla Guardia di Finanza di Bronte e dai Carabinieri hanno permesso di sorprendere alcuni indagati a casa invece che in ufficio, altri impegnati in alcuni lavori nei fondi agricoli di proprietà e alcuni addirittura a fare la spesa al supermercato. Qualcuno si è limitato solamente ad accompagnare i figli a scuola.Alcuni colleghi si occupavano di strisciare il badge registrando l’uscita dell’assenteista al termine dell’orario lavorativo, nonostante il dipendente non avesse mai messo piede nella sede comunale.

Le ore contestate ai dipendenti variano da un minimo di 3 ore fino a un massimo di 30 ore. Lasso di tempo calcolato nei sei mesi di indagine. Oggi i carabinieri si sono presentati al palazzo di città e hanno notificato l’informazione di garanzia a conclusione delle indagini preliminari coordinate dalla procura di Catania. La notizia in poche ore si è diffusa nel piccolo comune alle falde dell’Etna. Il sindaco Giuseppe De Luca, affranto per quanto accaduto, dichiara a LiveSiciliaCatania: “Sono sicuramente dispiaciuto del fatto che il Comune che amministro da dieci anni sia stato coinvolto in questo scandalo, ma alla Finanza e ai Carabinieri va il mio plauso in quanto è giusto che le regole e le leggi vengano rispettati da tutti, soprattutto da chi lavora nella Pubblica Amministrazione e il suo stipendio è frutto dei tributi di tutti i cittadini”.

 

 


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