BAGHERIA (PALERMO) – Ha assoldato due killer per uccidere la zia. Maria Castronovo, 39 anni, ha pagato con 15 mila e 500 euro due extracomunitari, un ivoriano e un maliano, per assassinare Maria Angela Corona.
È la terribile conclusione a cui sono giunti il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio, il sostituto Daniele Di Maggio, e i carabinieri del Gruppo Palermo.
Castronovo, che di mestiere fa la badante, ha confessato il delitto. Il corpo è stato chiuso dentro un sacco e gettato nelle campagne fra Casteldaccia e Bagheria, dove è stato ritrovato lo scorso 16 aprile, smembrato e dilaniato da cani randagi e animali selvatici.
Sul fronte investigativo, le indagini dei carabinieri della compagnia di Bagheria, guidati dal capitano Federico Lori, e del Gruppo Palermo, agli ordini del colonnello Angelo Pitocco si sono concentrati da subito sulla lite familiare culminata nel più tragico degli epiloghi.
I militari hanno rintracciato la nipote nel reparto “Grandi ustionati” dell’ospedale Civico. Secondo alcune testimonianze, sarebbe stata Maria Angela Corona a versarle dell’acqua bollente addosso qualche giorno prima di essere uccisa. La ragazza avrebbe detto, invece, che le ustioni sono state provocate dall’incendio della sua macchina. In effetti l’auto, una Citroen, è stata trovata distrutta dalle fiamme vicino al cimitero di Bagheria. Il rogo è risultato doloso. Ma su questo fronte le indagini proseguono.