CATANIA – “Alessandro Turchet, di Pordenone, oggi 54enne, non era mai stato in Sicilia, ma il 9 marzo 1998 viene arrestato a Pordenone, sbattuto nelle patrie galere, perché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania”. Lo racconta Giuseppe Lipera, difensore dell’imputato. E annuncia “oggi, la Corte di appello di Catania, terza sezione penale (presidente Tiziana Carrubba, Giudice a latere Alessandro Dagnino), dopo oltre 17 anni da quell’arresto, ha riconosciuto che Turchet, all’epoca 37enne, era innocente e lo ha assolto per non aver commesso il fatto”.
L’uomo era stato accusato insieme ad altri, di detenzione e spaccio ingente di sostanza stupefacente. Il 2 aprile dello stesso anno, il Tribunale della “libertà” di Catania annullò l’ordine di cattura, per mancanza di sufficienti indizi, e lo scarcerò Il Pm Giovannella Scaminaci, lo rinviò a giudizio e – ricorda il legale – chiese per Turchet una condanna a anni nove di reclusione ai giudici di primo grado. Il Tribunale di Catania, lo condannò a scontare quattro anni e sei mesi. Il legale presentò appello che venne accolto. Chiosa Lipera: “E’ proprio il caso di dire che ogni tanto accade che il tempo è galantuomo”. (ANSA).