Ha 27 anni, compiuti una settimana fa, ed è un funzionario direttivo della Regione siciliana. Una giovane di belle speranze, evidentemente, ma anche una “figlia d’arte” nel mondo della burocrazia siciliana. Giordana Campo è figlia di Gesualdo Campo, direttore generale del dipartimento Beni culturali della Regione. La giovane Giordana è stata “chiamata” a ricoprire un ruolo di responsabilità nell’ufficio di Bruxelles. Chiamata, appunto, visto che si tratta di una vera e propria “chiamata diretta”, con un contratto da funzionario direttivo che ricalca quello utilizzato per i componenti degli Uffici di gabinetto.
A sollevare il caso di Giordana Campo, è il sindacato Cobas Codir, attraverso una pungente lettera inviata al presidente della Regione Raffaele Lombardo con la quale il sindacato ironizza sulla volontà espressa dal Governatore di “dare la caccia agli sprechi”. “E’ sconvolgente – scrivono i Cobas – come colui che ha fatto del proprio governo la fucina dello sperpero con ‘bende e prebende’ riservate esclusivamente agli amici di partito, trovi il coraggio di tentare ancora di raggirare la buonafede dei cittadini siciliani lasciando intendere che il danno di tutto sarebbe riconducibile magari a qualche sparuto gruppo di dipendenti regionali che non lavorano o, addirittura, leggono il giornale. Questo è un luogo comune – prosegue la nota – a cui nessuno più crede: quello che conta e deve fare indignare l’opinione pubblica è ben altro come, ad esempio, la disinvoltura e la sfrontatezza utilizzata da alcuni ‘servitori’ del presidente nel dilapidare, con il suo beneplacito, intere fortune di denaro pubblico in discutibili compiti d’istituto non si sa quanto utili e produttivi per i siciliani a parte quelli che ne hanno un diretto vantaggio economico”.
E, tra questi sprechi segnalati dal sindacato, ecco la vicenda della “figlia del direttore”, uno dei casi di “allegre assunzioni espletate personalmente da Lombardo di personale esterno senza alcuna procedura ad evidenza pubblica sbeffeggiando tutti i giovani disoccupati siciliani”. Una chiamata che si aggiunge, per la verità, a quella di un gruppetto di “esperti” dai cognomi noti.
La chiamata diretta della Campo coinvolge, tra l’altro, un ufficio nel quale, sempre secondo il sindacato, lavorano “giornalisti inviati all’estero da oltre un anno con il faraonico trattamento economico da dirigente diplomatico per redigere newsletter di cui, invece, non si è avuta mai alcuna notizia”. Il riferimento è all’ex coordinatore dell’Ufficio stampa della presidenza della Regione Gregorio Arena.
Così, ancora una volta, nella glaciale Bruxelles, il clima è rovente. Non è un caso che solo negli ultimi due mesi, tra tagli, manovra, spaccature all’Ars e progetti di rimpasto, l’esecutivo regionale ha trovato tempo e modo di produrre due delibere proprio sulla sede di Bruxelles. Con la prima, la numero 161 del 21 giugno, Raffaele Lombardo specifica che l’indennità di trasferta ai dipendenti di ruolo verrà corrisposta solo in caso di effettiva presenza nella sede belga. Una “stoccata”, a quanto sembra trapelare dagli uffici, nei confronti delle troppe assenze ingiustificate e degli eccessivi permessi sindacali.
Con una delibera successiva, la 190 del 5 agosto, la Regione prevede poi la riduzione di due unità del personale di Bruxelles e, nello stesso tempo, l’aumento dell’indennità del dirigente Maria Cristina Stimolo, parificandola al 90% del trattamento spettante al personale del Ministero degli affari esteri.