PALERMO – Settantadue autobus Ast guasti solo nel bacino di Palermo e “centinaia di corse soppresse quotidianamente senza il giusto preavviso, come da carta dei servizi”. La denuncia arriva dal deputato regionale di Sud chiama Nord, Giuseppe Lombardo, che non molla la presa sull’Azienda siciliana trasporti.
Il nodo Ast
Partendo dai dati sulle corse soppresse e i mezzi guasti, Lombardo critica il Piano salva-Ast della Regione: “Quanto avevamo profetizzato con il nostro motivato voto contrario, qualche settimana fa in Aula, si sta sempre più concretizzando – afferma -. Il ‘salva-Ast’ si sta rivelando uno specchietto per le allodole, per fare digerire ai siciliani questa ulteriore privatizzazione del trasporto pubblico locale a danno dell’Ast e a favore dei privati, con una gara che vale un miliardo di euro”.
Lombardo: “Oltre mille corse soppresse”
“La settimana che si chiude oggi è l’ennesima con un bollettino di guerra programmato dai vertici aziendali, che vede centinaia di mezzi fermi e neanche avviati a riparazione e oltre mille corse soppresse in tutta la Sicilia, per centinaia di migliaia di chilometri non percorsi”, aggiunge il deputato ScN.
Lombardo poi informa di un cambio della ditta che si era aggiudicata i servizi di riparazione degli autobus dell’Ast: “La ‘ME.SI’ sembra aver rinunciato al contratto ed è subentrata la ‘MA.VI.BUS’ di Misilmeri, creando ulteriori incertezze sulla capacità di riparazione tempestiva degli autobus con la stagione estiva in atto e quella scolastica alle porte”.
“Chi vuole far chiudere l’Ast?”
Critiche poi nei confronti del presidente di Ast, Giovanni Giammarva, che “qualche giorno fa esaltava i suoi risultati – ricorda Lombardo – con milioni di utili”. E ancora: “Se il management, con il silenzio dei sindacati che hanno sostenuto il governo sul salva-Ast condividendo un piano industriale al buio, ha deciso di chiudere l’azienda noi non possiamo che opporci fermamente, chiedendo a chi è responsabile di tutto ciò di andare a casa oggi”.
E infine un messaggio al governatore, Renato Schifani, e all’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò: “La smettano di giocare sulla pelle dei dipendenti, soprattutto con quelli somministrati, ai quali viene rinnovato il contratto bimestralmente e che vengono trasferiti da una provincia all’altra ‘a simpatia’ e non con criteri oggettivi e reali di servizio”.