CATANIA – Maggio denuncia e querela ancora Pignataro e i suoi sostenitori. Nonostante l’ordine tassativo di riammissione previsto dalla sentenza del Tribunale di Catania dello scorso 17 maggio, l’ex direttore non è ancora stato reintegrato nel proprio ruolo. L’avvocato di Maggio, Riccioli, ha così commentato “L’atteggiamento, coscientemente e volutamente elusivo tenuto dal prof. Pignataro nella circostanza, ha violato i principi di buon andamento e di imparzialità della Pubblica Amministrazione e dell’effettività della giurisdizione. Siamo comunque fiduciosi nell’operato della Magistratura, che saprà porre fine alle condotte del Prof. Pignataro”.
La replica dei Direttori di Dipartimento alle controversie giudiziarie non si è fatta attendere: “Condividiamo la decisione del rettore di inoltrare allo stesso CGA istanza di chiarimenti ottemperativi, al fine di garantire certezza e tempestività e nell’applicazione della sentenza.”. E ancora, in riferimento alle azioni legali di Maggio: “Consideriamo riprovevole il comportamento di chi, con scarso senso delle Istituzioni e strumentalizzando i media, continua a sfruttare ogni occasione per creare un clima di tensione e intimidire i componenti degli organi di governo dell’Ateneo, spostando l’attenzione sull’esito di vicende giudiziarie. Paralizzando l’attività di suddetti organi, si causano interruzioni, gravi danni e ritardi nella attuazione del programma di rinnovamento e rilancio del nostro Ateneo, che tali avvenimenti dipingono in maniera non veritiera. Auspichiamo che ciò non accada”.