PALERMO – Dal 1 ottobre 2013 tutto il personale interinale impiegato alla Servizi Comunali Integrati, spa che gestisce la raccolta dei rifiuti nell’ambito territoriale ottimale Palermo 1, verrà restituito alla Temporary. Il liquidatore della società, Antonio Geraci, ha già disposto il recesso dei contratti di somministrazione di manodopera a tempo pieno ed indeterminato stipulato l’8 novembre del 2006 con l’agenzia che da allora gli fornisce 103 lavoratori in affitto. In pratica, 103 persone che vivono nei comuni del comprensorio tra Partinico e Carini, resteranno senza occupazione poiché la loro posizione non viene contemplata nella riforma regionale recentemente modificata. Le nuove Srr che dovrebbero essere costituite entro il prossimo 28 febbraio, infatti, assorbiranno soltanto i dipendenti della società d’ambito in liquidazione e cioè quelli che a suo tempo vi transitarono direttamente dai Comuni.
La protesta degli operai è già in agguato; stamani una delegazione si è presentata nella sede Ato di Cinisi, dove i sindaci soci sono stati convocati per il rinnovo dei contratti con la discarica di Siculiana. Gli interinali temono di restare in mezzo alla strada e sono pronti a fare battaglia e ad incrociare le braccia, se necessario, fino a quando non otterranno rassicurazioni sul loro futuro. In men che non si dica, i 12 comuni della Sicilia occidentale potrebbero presto incappare nell’ennesima emergenza rifiuti. Antonio Geraci, dal canto suo, dice di avere l’obbligo di avviare tutte le procedure di dismissione dell’azienda che il prossimo 30 settembre chiuderà definitivamente i battenti e di stare, quindi, procedendo agli atti dovuti. L’unico spiraglio che si potrebbe aprire nei loro confronti all’ interno delle Srr, così come per i 5 operai che da lunedì scorso fanno lo sciopero della fame perché licenziati dalla “Terrasini Servizi”, sono le ARO, ovvero, perimetri territoriali per l’erogazione di servizi di spazzamento, raccolta e trasporto che gli enti consorziati potranno affidare in convenzione. “E chiaro – dice Antonio Geraci – che sulle sorti di questi lavoratori io non ho alcun potere decisionale. A me spetta solo chiudere definitivamente la società d’ambito entro i termini stabiliti dalla legge. A preoccuparsi del loro futuro dovrà pensarci la politica”.
A cavalcare immediatamente l’onda è arrivato il deputato regionale Salvino Caputo, vicepresidente della commissione parlamentare alle attività produttive, che ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere all’assessore regionale all’ambiente Nicola Marino il blocco di qualsiasi procedura di licenziamento o recesso per evitare il pericolo dell’apertura di un nuovo e grave fronte di disoccupazione. “È evidente – ha affermato Salvino Caputo – che il disordine venutosi a creare all’interno delle società d’ambito, e ancora di più in generale nel settore dei rifiuti, da parte di una legislazione lacunosa e da una serie di annunci da parte del governo, ha determinato una serie di comportamenti che alla fine determinano conseguenze esclusivamente in danno dei lavoratori”. Caputo ha anche chiesto al presidente della commissione ambiente e territorio dell’ Assemblea Regionale Siciliana, di convocare un’audizione con urgenza al fine di sospendere ogni procedura che mette a rischio il futuro dei lavoratori. P.S Nel precedente invio c’era un errore gravissimo di battitura, avevo scritto “è contemplata” anzichè è “non viene contemplata”