VILLABATE (PALERMO)– “Aurora ci guarda, ci custodisce con il suo sguardo particolare”, dice Don Fabrizio alla gente che si è raccolta in preghiera sul sagrato della parrocchia di Sant’Agata a Villabate.
Si celebra il funerale di Aurora Brusa, morta a tre anni in un incidente stradale.
“Uno sguardo che era con degli occhi azzurri come il cielo e che oggi è diventato di cielo”, aggiunge il sacerdote.
La fede, per chi crede, è consolatoria. Come diceva l’apostolo Paolo è “certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono”.
Don Fabrizio prova a colmare il vuoto dell’umana fragilità: “Siamo grati perché il signore ce l’ha donata, l’ha donata alla sua famiglia e alle persone che hanno conosciuto la sua gioia”.
Le maestre ne ricordano sorriso, esuberanza, curiosità. Aveva una vita davanti ed invece si è tragicamente interrotta su una strada. Piangono papà e mamma, i fratelli, piangono i nonni, gli amici e i parenti tutti.
Non è il tempo l’unità di misura del nostro passaggio nel mondo. Aurora aveva solo tre anni, la sua impronta sarà eterna. I palloncini volano fin lassù, dove il tempo non è più una variabile.