PALERMO – Si inaugura venerdì alle 18 “Roberto Barbato: professione reporter”, la mostra fotografica che avrà luogo presso il Museo Storico e dei Motori e dei Meccanismi dell’Università degli Studi di Palermo, e visitabile gratuitamente sabato 25 e domenica 26 febbraio. L’esposizione comprende un’accurata selezione di fotografie della longeva attività lavorativa del fotografo nativo di Bagheria, con un occhio di riguardo alle più importanti competizioni automobilistiche internazionali. “Faccio questo lavoro, tanto complicato quanto affascinante, da quando ero ragazzino. Ho avuto il mio primo approccio con la magica atmosfera delle gare motoristiche grazie a mio cugino Nino Todaro, pilota automobilistico, che ho seguito alle varie edizioni della Targa Florio a cui prese parte -spiega Barbato, il quale deve la sua passione per la fotografia a un suo amico che un giorno, in un’epoca in cui la stampa fotografica era ancora cosa rara, gli mostrò un ingranditore in funzione -“. Dagli anni ’70 a oggi la sua totale devozione a questo mestiere l’ha portato a seguire le più importanti gare automobilistiche internazionali, dalla Targa Florio alla Formula 1, realizzando oltre 350 servizi in tutto il mondo. Trentacinque sono gli anni di attività intensa racchiusi tra immagini e filmati, in esposizione dal 24 al 26 febbraio, presso l’Edificio 8, in viale delle Scienze. Come dichiara lo stesso Roberto Barbato, l’intento della mostra vuole essere anche quello di “tenere in vita la Targa Florio, la gara più antica del mondo, la storia di una manifestazione che per la Sicilia ha avuto un grande valore sociale e culturale e che ancora oggi riunisce tanti fedeli appassionati”. L’evento, voluto dall’ingegnere Giuseppe Genchi, è stato realizzato in collaborazione con le associazioni culturali Amici della Targa Florio, Siciliando Style, Festina Lente e Motorvillage di Palermo, dove la mostra verrà successivamente riproposta.
Gli scatti del fotografo tra cui quelli della Targa Florio, in mostra il 25 e 26 febbraio FOTO
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