PALAGONIA (CATANIA) – Il fascicolo è stato aperto già nella serata di sabato scorso dalla Procura di Caltagirone. Servirà a comprendere cos’è accaduto in quel pomeriggio che ha portato alla morte dell’appena dodicenne Simone Lagona a bordo del monopattino, assieme ad un coetaneo, travolto da un’auto che proseguiva per la stessa via Garibaldi. Strada che è stata scenario cruento della tragedia.
Il conducente 35enne dell’auto si è subito fermato a prestare soccorso dopo l’incidente. L’arrivo dei soccorsi, inutili purtroppo per il piccolo Simone, il trasporto in elisoccorso verso il Policlinico di Catania per il giovanissimo ferito e – per fortuna – fuori pericolo di morte. Da sabato tutto è inspiegabile. Tutto appare ingiusto.
L’autopsia
E proprio la Procura ha, intanto, disposto l’esame autoptico sul corpo per povero Simone. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Dopo la restituzione della salma alla famiglia verranno officiati i funerali per i quali in quel giorno i Commissari prefettizi, insediatisi oltre un anno fa, hanno preannunciato che sarà proclamato il lutto cittadino.
L’abbraccio dei compagni
Ieri, intanto, all’istituto comprensivo “Gaetano Ponte” frequentato da Simone Lagona, incredulità e dolore hanno attraversato una mattinata interminabile. I compagni di seconda media hanno preparato un cartellone e firmato tutti con un pennarello, un pallone: segno di profondo affetto per quella che era la passione di Simone, il calcio. In sottofondo l’unica domanda: “Com’è potuto accadere?”.