Autostrada quasi completa, beffa: Ministero non paga, imprese in rivolta - Live Sicilia

Autostrada quasi completa, beffa: Ministero non paga, imprese in rivolta

La burocrazia e i ritardi del ministero delle Infrastrutture, guidato da Salvini, mettono a rischio le aziende

PALERMO – Nella terra delle incompiute c’è un’opera pubblica, la Siracusa – Gela, che è quasi completa ma, a causa della burocrazia e dei ritardi del ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, rischia di causare, a catena, il fallimento di decine di imprese.

I fornitori della Cosedil, che gestisce l’appalto, attendono – ancora – che siano liquidate le fatture emesse nel marzo del 2019. Non si tratta di bruscolini, ma di un lungo elenco di crediti che portano il totale a 14milioni di euro.

La matassa

Le imprese sono rimaste incagliate nella morsa, terribile, di burocrazia, leggi e promesse della politica. A partire da quelle diramate, a cavallo della pandemia, dal governo Conte sui ristori. Due norme, in particolare, quelle sul “caro materiali 2021” e il noto “Decreto aiuti 2022”, nate per fronteggiare l’emergenza economica e l’aumento dei prezzi, non hanno ancora consentito di incassare il dovuto.

Appello a Salvini e Schifani

Il 24 marzo le imprese hanno incontrato l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, constatando che non c’è alcuna traccia dei pagamenti. Le imprese rischiano di fallire. “Alcuni di questi fornitori – scrive la Cosedil di Andrea Vecchio – stremati dalla situazione, non potendo affrontare ulteriori esposizioni finanziarie, davanti all’impossibilità da parte nostra di comunicare i tempi esatti con i quali codesto Committente potrà fare fronte al saldo delle fatture, ci hanno comunicato per le vie brevi che a breve interromperanno le proprie attività”.

“Il ritardo – spiega l’imprenditore Andrea Vecchio a LiveSicilia – non dipende dalla Regione, né personalmente da Matteo Salvini, ma dal suo Ministero, che ha in dotazione le somme necessarie. Noi abbiamo un credito di 14milioni di euro, i nostri fornitori non possono più andare avanti. L’autostrada potrebbe essere inaugurata a giugno, ma bisogna sbloccare con urgenza le somme”.

L’ultimo appello

Il “grido d’allarme” era stato inviato l’8 febbraio. Da allora nessuna risposta. Gli imprenditori sono sul piede di guerra, hanno invitato il presidente della Regione Renato Schifani in cantiere, per partecipare a un’assemblea che si preannuncia infuocata. Ma il vero destinatario dell’appello, è Matteo Salvini che dovrebbe riuscire a far passare, il proprio ministero, dalle parole ai fatti sulla Siracusa – Gela.


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