Avola, sgominata la banda che spacciava droga: tra loro un minorenne - Live Sicilia

Avola, sgominata la banda che spacciava droga: tra loro un minorenne

A capo di tutto una donna che si serviva del contributo dei familiari
LE INDAGINI
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AVOLA (SIRACUSA) – Gli agenti della polizia di Avola, hanno sgominato la banda che spacciava droga in via Miramare con l’operazione “Mater Familias” eseguendo l’ordinanza emessa dal gip che prevede la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 persone (tra cui un minorenne), collocamento in comunità nei confronti di una minore e la misura del divieto di dimora nel comune di Avola nei confronti di un altro indagato.

Sono tutti indagati per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, aggravato, per avere, in concorso tra loro, organizzato relativa attività di approvvigionamento, suddivisione in dosi e spaccio dello stupefacente del tipo cocaina, hashish e marjuana.

Una donna a capo dell’organizzazione

“Il vertice dell’organizzazione – dice la polizia di Stato – era una donna di 34 anni, che si serviva del contributo materiale e morale degli altri familiari che materialmente cedevano al minuto lo stupefacente assicurando la propria prestazione ‘lavorativa’ dalle prime ore del mattino fino a notte inoltrata. Detta attività, perpetrata in modo così continuativo e quotidiano, ha dato vita ad una ‘piazza di spaccio’ in cui sono state riscontrare più di 180 cessioni giornaliere con conseguenti ingenti profitti economici, nell’ordine di diverse migliaia di euro al giorno”.

“L’illecita impresa gestita dalla ‘Mater Familias’ – dice la polizia – aveva un’organizzazione capillare ove ogni membro del nucleo rivestiva una peculiare funzione essendo impiegati i suoceri, cognati e, finanche, i figli più giovani. Quest’ultimi, tutti minorenni, svolgevano il compito di ricevere le forniture dello stupefacente occupandosi finanche dell’occultamento e del trasporto dello stesso. L’attività di trasporto era sovente affidata a loro col fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine stante la giovane età anagrafica e lo status di incensurati.

Infine, il figlio più grande si è adoperato nel reperimento di un’arma comune da sparo che deteneva, con l’assenso della madre, all’interno della propria abitazione”.

Nell’operazione sono stati sequestrati 1.890 euro in contanti, 3 bilancini di precisone, 699 grammi di hashish, 10,80 grammi di marjuana, 20,47 grammi di cocaina e 2 proiettili rispettivamente cal. 12 e 38. È stato arrestato e condotto in carcere anche il marito della donna “alla luce dell’ingente quantitativo di stupefacente rivenuto sopra e per aver violato con molteplici condotte le prescrizioni imposte dalla misura di sicurezza a cui era già sottoposto” dice la polizia.


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