Baldini: "Il Palermo ha identità, dobbiamo rimboccarci le maniche" - Live Sicilia

Baldini: “Il Palermo ha identità, dobbiamo rimboccarci le maniche”

"Spero di arrivare più in alto possibile e arrivare ai playoff con le gambe e la testa giusta"
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L’allenatore del Palermo Silvio Baldini, nella conferenza stampa tenuta al termine della gara contro la Paganese, prova a spiegare il momento dei rosanero dopo l’ennesimo pareggio (il terzo di fila): “A me sembra che l’identità il Palermo ce l’ha. Non la guardo mai sul risultato ma dal punto di vista dei contenuti. La squadra non ha sofferto nelle situazioni di gioco. Il problema è che ci sono degli errori che poi diventano gol e quindi dispiace. Potevamo andare sul 3-1 e poi abbiamo subito il gol del 2-2 su rigore. Dobbiamo rimboccarci le maniche, il periodo è questo qui. Dispiace non averla vinta per il momento che è, magari nel girone d’andata si poteva prendere diversamente. Adesso dobbiamo pensare al Taranto”.

SULLA FORMAZIONE

“Con tre partite in una settimana – spiega Baldini – dovevo scegliere dei giocatori che potevano dare una mano, per questo ho mandato in campo Soleri che ha giocato sia a destra che a sinistra, ma anche dietro la punta. Su Pelagotti dico che ho voluto provare Massolo in questo mese e poi ho visto dei segnali positivi dall’ex Empoli in settimana, per questo ho scelto lui”.

“Io vorrei vincerle tutte, non mi prefisso un obiettivo di punti. La squadra ha delle caratteristiche che ti permettono di cambiare anche modulo. Le partite poi sono legate sempre al risultato, se Valente fa il 3-1 parlavamo di un’altra partita. Stavamo 1-1, dovevamo vincere e quindi era giusto provare con dei giocatori freschi. Non ci sono titolari o riserve, era giusto provare secondo me e se facevamo il 3-1 avevamo anche fortuna a trovare certe situazioni in campo”.

LA PARTITA

Sulla gara terminata con il risultato di 2-2 contro il club campano: “Non era facile giocare contro la Paganese, è una squadra che lotta. Io non sono per niente arrendevole, il mio stato d’animo per ora è di stare tranquillo e di pensare al Taranto. L’ho detto anche ai ragazzi, ce la giocheremo poi ai playoff in base al posizionamento in cui arriveremo. Il terreno di gioco non aiutava nessuno oggi in campo, ma a volte ho visto anche la squadra che se l’è giocata bene. Qualcosa di positivo c’è stata. Oggi non abbiamo mai rischiato”.

“Tra tutte le trasferte – prosegue Baldini – abbiamo vinto la gara più difficile contro l’Avellino, il calcio è anche questo. La partita di oggi ci può stare, la accetto ma dobbiamo cercare sempre di migliorarci. Abbiamo preso due gol senza subire tiri in porta. Brunori ha senso del gol, se sta in area sta più vicino alla porta ma durante la partita gli piace muoversi. E’ importante anche fare queste cose e farle bene”.

Con uno sguardo anche alla fine del campionato e all’impegno nei playoff, il tecnico dei rosanero conclude: “Spero di arrivare più in alto possibile e arrivare ai playoff con le gambe e la testa giusta. Servirà la convinzione di poter venire a capo di certe partite difficili. Non abbiamo creato come le altre volte ma qualcosa abbiamo fatto. Non era facile giocare in questo campo e contro questa Paganese. Peccato aver subito dei gol per episodi, non per situazioni create dalle giocate avversarie. Sul 2-1 avevamo solo la possibilità di fare il 3-1 ma purtroppo non è successo. Il mio mestiere mi insegna anche che il calcio è fatto di episodi e quando i ragazzi si allenano fanno delle grandi cose che a volte portano poi in campo. La gara più difficile l’abbiamo vinta, le altre sulla carta più facili no. La nostra squadra mi dà l’impressione che giocando contro una rosa forte, con la giusta mentalità, può avere le possibilità per farlo”.


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