Baldini: "Nella storia solo chi vince, bello sfidare Zeman" - Live Sicilia

Baldini: “Nella storia solo chi vince, bello sfidare Zeman”

"Crederci fa parte del mio modo di pensare. Ho avuto un’opportunità e me la voglio giocare"

FOGGIA – “Emozionante sfidare Zeman che è una persona che fatto la storia del calcio, lungi da me pensare di essere al suo livello. Cerco di fare del mio meglio. Vedo la partita come una possibilità, non come una sfida. Vogliamo ottenere autostima e fiducia dalla gente. Per noi conta portare gente allo stadio. Il Palermo è dei tifosi. Gli allenatori passano, i tifosi rimangono”. Così Silvio Baldini, allenatore del Palermo, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Foggia. I rosanero sono reduci dal convincente successo per 3-1 contro le “Vespe”: “I ragazzi hanno saputo interpretare la scorsa gara in due modi dopo l’espulsione – ha aggiunto Baldini -. Giron giocava in una posizione molto avanzata e ci permetteva di non dare punti di riferimento agli avversari e qualche vantaggio lo abbiamo avuto. Potevamo fare anche il quarto gol. Però dispiace prendere quella rete”.

Il tecnico si è anche soffermato sulle decisioni arbitrali che hanno – a detta del presidente Mirri – penalizzato il Palermo: “Sicuramente le esternazioni del presidente fanno piacere: cerca di difendere il nostro lavoro e farsi rispettare – ha spiegato Baldini -. Purtroppo per giocare bene ci vuole che l’arbitro sia all’altezza. Il presidente è molto deluso e mi ha detto che succede dall’inizio del campionato”.

Il Palermo è attualmente al sesto posto in classica con 42 punti, ma a sole tre lunghezze di distanza dal secondo posto occupato dalla coppia Catanzaro e Avellino: “Lottare per qualcosa di importante? Dipende dalle vittorie. E’ un esame che vai a sostenere. Nella storia ci entrano solamente quelli che vincono – ha sottolineato Baldini -. Quando sono arrivato cosa dovevo dire? Crederci fa parte del mio modo di pensare. Ho avuto un’opportunità e me la voglio giocare: per me i miei giocatori sono i più belli e più bravi. A oltre 63 anni non devo trovare degli appigli: io son questo ma se riesco a far bene e a portare il Palermo in Serie B la gente avrà un ricordo migliore di me. Ce la metto tutta perché ho questa consapevolezza. Devo credere che sia così”.


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