PALERMO – Quella di domenica contro il Verona entrerà a pieno titolo nella storia del club rosanero come una salvezza che sa di miracolo. Ne è pienamente cosciente Davide Ballardini, tecnico richiamato dal patron Zamparini quando al termine del campionato mancavano sei giornate, che a mente fredda dopo l’impresa compiuta prova ad analizzare l’opera: “È la salvezza più bella che ho conquistato nella mia carriera – ha ammesso l’allenatore in un’intervista al Giornale di Sicilia – per come è arrivata. Già a Cagliari e Genoa avevo raggiunto salvezze importanti ma con i sardi avevo un girone di ritorno a disposizione mentre in Liguria eravamo forti”.
Da quando è tornato alla guida della nave dunque il ravennate ammette di aver trovato un gruppo pronto a seguirlo: “Con diversi elementi abbiamo chiarito ciò che era accaduto nella gara di Verona – prosegue Ballardini – e da lì siamo ripartiti con un gruppo pronto a seguire i consigli del mio staff. Ecco perché già da prima della gara contro la Juventus ero convinto che questa squadra alla fine ce l’avrebbe fatta”.
Il rapporto con Zamparini, che già dopo la gara dell’andata con la Fiorentina aveva allontanato il tecnico per poi richiamarlo, non è mai stato idilliaco ma Ballardini svela un retroscena legato al patron friulano: “Dalla gara col Frosinone non ci siamo più sentiti in merito alle scelte legate alla formazione. Dunque ho puntato sugli uomini più esperti visto il momento d’emergenza in cui tutti davano per morta questa squadra. Nelle prima mia parentesi non ci trovavamo in zona retrocessione dunque c’era lo spazio di provare elementi più giovani (Goldaniga e Brugman, ndr)”.
Alla fine però l’ex Lazio, Genoa e Cagliari si è affidato però all’esperienza dei senatori come Sorrentino e Gilardino che non hanno tradito le aspettative, adesso però proprio i principali protagonisti della salvezza potrebbero fare le valigie: “Non so proprio cosa farà Sorrentino, l’abbraccio con lui dopo la gara è stato sincero, Alberto è un campione dentro e fuori il campo mentre Vazquez lo vedo bene al Milan dove potrà ricalcare le orme di Kakà”.
E sul suo futuro? In merito al proseguire il rapporto con Zamparini, Ballardini è molto chiaro: “Mi piacerebbe proseguire l’avventura qui a Palermo e venerdì incontrerò il presidente per discutere dei progetti tecnici. Il mio non sarà un Palermo qualunque. Con Di Marzio abbiamo lavorato molto bene in quest’ultimo mese e il lavoro sul gruppo gruppo è stato fondamentale”.
