PALERMO – Se la sfida fra Lazio e Palermo di domenica prossima assume un significato particolare, non è soltanto per il ritorno sulla panchina rosanero di Davide Ballardini, che proprio nel 2009 lasciò la Sicilia per accettare la richiesta del presidente Lotito di allenare i biancocelesti, ma più in generale per il fatto che all’Olimpico si affrontano due allenatori, Stefano Pioli e appunto Ballardini, che con destini opposti hanno lavorato sia nella capitale che nel capoluogo siciliano. Per Ballardini, da un paio di settimane di nuovo in sella al Palermo dopo l’esonero di Beppe Iachini, il calendario ha riservato infatti un buffo incrocio proprio con quella Lazio per la quale l’allenatore diede le dimissioni ben sette stagioni fa.
Al termine del campionato 2008/2009, nell’anno in cui prese il posto di Stefano Colantuono, Ballardini accettò l’offerta della Lazio lasciando in Sicilia diversi sostenitori delusi per la sua decisione. In estate la scelta del tecnico ravennate sembrò corretta dato che vinse il suo primo trofeo in carriera proprio con i biancocelesti (la Supercoppa Italiana contro l’Inter a Pechino, ndr) anche se il campionato rivelò poi le pecche di quella squadra che in quegli anni attuava un vero e proprio ricambio generazionale. Ballardini venne esonerato a febbraio con 23 punti in 22 gare e con i laziali in fondo alla classifica, poi Genoa, Cagliari e Bologna, con i felsinei ereditati proprio dall’esonerato Pioli.
Proprio Pioli, chesulla panchina della Lazio nella passata stagione ha ottenuto ottimi risultati (vedasi il terzo posto con annessa qualificazione ai preliminari di Champions, ndr) non ha per nulla ottimi ricordi della sua brevissima parentesi col Palermo nella stagione 2011/2012. In quell’occasione, giunto come predestinato dalla positiva esperienza al Chievo e chiamato nel tentativo di far dimenticare Delio Rossi, l’allenatore originario di Parma durò la lunghezza temporale di due turni preliminari in Europa League contro gli svizzeri del Thun (2-2 al ‘Barbera’ e 2-1 in terra elvetica, ndr) lasciando la squadra a pochi giorni dall’inizio del campionato appannaggio dell’allora allenatore della primavera rosa, Devis Mangia.
Il resto è storia recente. Ballardini torna a Palermo per raddrizzare le sorti di una stagione, iniziata non secondo le aspettative del patron Zamparini, mentre Pioli prova a ripetere la straordinaria annata precedente non senza difficoltà dettate dai molteplici infortuni degli uomini chiave della sua rosa. Di sicuro nel match dell’Olimpico non mancherà lo spettacolo fra due tecnici che negli ultimi anni già intrecciato più volte i loro destini, con alterne fortune.