PALERMO – Corsa a due in difesa per una maglia, poi Ballardini porterà a Firenze il solito Palermo. Dal 3-4-2-1, ormai, non si scappa: il modulo che ha rivitalizzato i rosa, rilanciandoli nella corsa salvezza, sarà lo stesso con cui il tecnico ravennate cercherà di strappare punti anche dal campo del “Franchi”. Una sfida che si preannuncia dura, non tanto per il momento di forma della Fiorentina, quanto per la necessità di punti che attanaglia anche il gruppo guidato da Paulo Sousa. Ai viola serve ancora un punto per avere la certezza matematica della qualificazione in Europa League, motivo per cui sarà difficile attendersi la Fiorentina “svagata” di quest’ultimo mese. Il Palermo, dal canto suo, può contare sull’organico al gran completo, seppur con qualche problemino da risolvere entro domenica.
Thiago Cionek parte in vantaggio su Roberto Vitiello per il ruolo di centrale destro, complice una condizione fisica non perfetta per il difensore campano. I due, entrambi titolari contro la Sampdoria, si giocheranno una maglia col rientro in pianta stabile tra i titolari di Giancarlo Gonzalez. Se, come ci si auspica, Vitiello dovesse essere al cento per cento in vista di domenica, il ballottaggio tornerà alla pari. Al momento, però, è il polacco a partire in pole position, davanti sia all’ex Siena che ad Aljaz Struna, provato nell’ultima seduta a Boccadifalco proprio nella linea a tre titolare, con Gonzalez in mezzo e Andelkovic a chiudere il reparto arretrato.
Per il resto, come già ampiamente prevedibile ad inizio settimana, Ballardini cercherà di non cambiare nulla. Tra centrocampo e attacco, nelle ultime due partite, l’allenatore rosanero s’è concesso una sola variazione con Trajkovski al posto di Quaison. Il macedone partirà con ogni probabilità da titolare anche a Firenze, sempre a scapito dello svedese, e formerà la linea offensiva con Vazquez alle spalle di Gilardino. Stesso discorso per la linea mediana, dove nonostante l’idea iniziale del doppio regista con Brugman e Maresca, quest’ultimo dovrebbe continuare a far coppia con Oscar Hiljemark. I due hanno giocato insieme da titolari sia a Frosinone che in casa con la Sampdoria, dando a Ballardini le garanzie necessarie per una riconferma in mezzo al campo.
Questione esterni: se Rispoli ha convinto tutti, Morganella a sinistra è sembrato essere fin troppo sacrificato. La sua corsa e il suo atletismo, in una zona di campo dove di fatto non può arrivare al fondo per crossare, non sono state sfruttate a pieno regime nelle ultime due sfide. Al “Tenente Onorato”, Ballardini ha rimesso Lazaar in coppia con Rispoli, ma ha schierato Morganella sempre a sinistra, seppur nell’altra formazione. Un segnale di come, al momento, il tecnico voglia insistere con lo svizzero sulla fascia non di sua competenza. Anche in questo caso si va verso una conferma.