Cataratta, batteri dopo gli interventi. Clinica avvia indagine interna

Cataratta, infezioni dopo gli interventi: la clinica avvia indagine interna

Le parole della struttura sanitaria

CATANIA – Possibili batteri contagiosi durante gli interventi alla cataratta. La clinica catanese in cui sono avvenuti gli interventi, finiti nel mirino della procura etnea, avvia un’indagine interna.

Si tratta di una verifica parallela a quella dei magistrati che, al momento, non hanno effettuato iscrizioni al registro degli indagati. Ma sono inevitabili, anche solo per atto dovuto.

Batteri dopo gli interventi, le parole della clinica

“Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per i recenti casi segnalati in merito a interventi per la cataratta che hanno comportato complicazioni gravi. Il nostro primo pensiero va innanzitutto alle persone coinvolte”, spiega la clinica a LiveSicilia.

E eseguire le indagini, coordinate dalla Pm Agata Santonocito, sono i carabinieri del Nas. Il batterio, secondo quanto risulta a LiveSicilia, sarebbe statio individuato durante i prelievi per la cura antibiotica, si tratterebbe di un enterococco fecalis.

“Abbiamo avviato una indagine interna – continua la società di gestione della struttura sanitaria – per cercare di comprendere quanto accaduto, con l’obiettivo di ricostruire con rigore tutti i passaggi clinico-organizzativi e chiarire quanto avvenuto con la massima trasparenza e responsabilità. Tale verifica coinvolgerà il nostro team, i processi operativi, i prodotti e le attrezzature utilizzate, al fine di comprendere ogni aspetto che possa aver contribuito all’accaduto”.

In totale i casi sarebbero 27, almeno 12 pazienti contagiati, dei quali uno al momento cieco in un occhio, sono stati operati nella clinica catanese.

“Fermo restando il rispetto della riservatezza dei pazienti e delle normative vigenti, ci impegnamo a cooperare pienamente – conclude la clinica – con le autorità sanitarie competenti e con eventuali organismi di vigilanza; informardo pazienti e famiglie interessate in modo chiaro e tempestivo sugli esiti delle verifiche”.


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