PALERMO – Sono batteri coliformi quelli rilevati dall’Asp durante le ispezioni all’Acquapark di Monreale. Batteri che non dovrebbero essere presenti e che hanno reso necessario l’invito alla sospensione dell’attività nei confronti della struttura di contrada Pezzingoli, con tanto di prescrizioni igienico-sanitarie. Il provvedimento, scattato dopo i malesseri accusati da nove bambini finiti all’ospedale, potrà rientrare soltanto quando i responsabili del parco acquatico “sanificheranno tutti gli impianti ed effettueranno analisi delle acque in autocontrollo. Stando ai parametri riscontrati in queste analisi effettuate dai nostri ispettori la sospensione dell’attività nella struttura di Monreale era inevitabile”.
A precisarlo è il direttore generale dell’Asp, Antonino Candela, che aggiunge: “L’eventuale riapertura e ripresa dell’attività di balneazione è subordinata alla sanificazione dell’impianto. Un iter dopo il quale i nostri ispettori effettueranno nuovi e accurati controlli per accertare che sia completamente a norma e che i parametri risultati non conformi siano in regola”. I batteri rilevati nei campioni di acqua prelevati, riguardano le piscine e le docce. Sette i bambini arrivati con i sintomi di una gastroenterite al pronto soccorso venerdì, altri due sabato. “Consigliamo ai genitori – spiega Candela – di portare i propri figli in strutture in cui sicurezza ed igiene siano garantite. Al primo sospetto è bene contattare il nostro dipartimento di Prevenzione, pronto ad effettuare controlli immediati per tutelare la salute pubblica. È possibile recarsi subito in via Enzo Sellerio 45 o contattare lo 0917032392. Oppure mandare una mail all’indirizzo direzionegenerale@asp.org. I nostri controlli ispettivi sono periodici – precisa il manager dell’Azienda Sanitaria Provinciale – e nell’ultimo anno sono stati particolarmente consistenti”.
L’Asp, infatti, oltre a passare al setaccio pub e ristoranti, ha effettuato controlli serrati negli impianti sportivi. Palestre e piscine, anzitutto. “All’inizio dell’anno abbiamo riscontrato gravi carenze igieniche in una struttura nella zona di corso Calatafimi e ne abbiamo disposto la chiusura – spiega – perché quello dei luoghi in cui si pratica sport è un settore da noi particolarmente monitorato. I nostri 70 medici di prevenzione nel 2015 hanno inoltre eseguito a Palermo e provincia 231 verifiche in attività di ristorazione, con 63 campionamenti. Controllati – conclude Candela – anche 25 depositi adibiti a vendita e stoccaggio e 41 aziende agricole”.