CATANIA – Si è chiusa con il sold out del concerto del maestro Franco Battiato la stagione estiva del Teatro Massimo Bellini, allestita anche quest’anno al Teatro romano di Catania. E ieri sera in occasione dello spettacolo l’emozione non è mancata. Tanto pubblico venuto apposta per il grande evento catanese. Il maestro accompagnato dal coro e dall’orchestra sinfonica dell’ente lirico ha eseguito una delle sue più struggenti creazioni la “Messa arcaica”, e poi interpretato nella seconda parte dello spettacolo alcuni dei più grandi successi del suo repertorio artistico.
Certo è stato di poche parole ieri sera il maestro, acclamatissimo invece dal pubblico. “E invece non devi farlo”, ha risposto ironico ad una spettatrice che gli urlava “noi ti amiamo maestro!”. Ma la poesia delle sue canzoni, quella sì, è bastata a creare l’idillio perfetto. Fra le interpretazioni più attese, anche la “La Cura”, che ha dato vita ad uno dei momenti più magici dell’intero concerto. L’evento di ieri s’inserisce inoltre nella nuova versione di tour inaugurata da Franco Battiato, con concerti che si discostano dalla formula canonica. E la “Messa arcaica” ne è stata un valido esempio. Si tratta di una composizione per soli, coro e orchestra pubblicata originariamente su album nel 1994 dopo essere stata rappresentata l’anno precedente in sole due occasioni. Divisa nelle partizioni canoniche (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei), è probabilmente l’opera più tradizionale composta da Battiato, specialmente nelle parti corali e sinfoniche. Nelle parole di Battiato “un’esperienza estremamente significativa nel mio percorso artistico”, fatta di “una ricerca costante della bellezza, dell’armonia, della fluidità delle soluzioni che si muovono all’interno di una Messa”, perché “per comunicare certi sentimenti, certe emozioni, certe opzioni del cuore, è necessario seguire strade ben definite”.
Battiato, alla voce, è stato affiancato dal mezzo soprano Carly Paoli, dal Coro e dall’orchestra del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, con Gaetano Costa a guidare il coro e il maestro Guido Corti a dirigere l’orchestra, ed i fidati Carlo Guaitoli e Angelo Privitera rispettivamente a pianoforte e tastiere.