PALERMO – Da parte dell’Arpa arriva il “No” al conferimento dei rifiuti da parte di 25 comuni della Provincia di Palermo nella discarica di Bellolampo, che adesso dovranno fare i conti con la possibile e emergenza.
L’Arpa ha dato il diniego perché sono ancora troppe le criticità all’interno della discarica. Si parte dalla presenza dei rifiuti in plastica lungo la strada di accesso e nelle aree circostanti l’impianto è stata riscontrata la presenza di rifiuti in plastica depositati sul suolo o impigliati nella vegetazione spontanea per effetto della elevata dispersione eolica.
Tale fenomeno – si legge nella relazione – caratterizzava tutta l’area circostante la piattaforma impiantistica, segno di una cattiva gestione delle aree esterne. Infatti, varcato l’ingresso dell’area del TMB fisso, e stata riscontrata la presenza, già nota, di cumuli di rifiuti urbani indifferenziati e parzialmente trattati depositati all’aperto, senza alcuna protezione dagli agenti atmosferici nel piazzale a sud-ovest del capannone che ospita la zona di contenimento.
L’Arpa conclude la propria relazione scrivendo che “risulta improcrastinabile risolvere le problematiche gestionali prima di avviare le operazioni di conferimento da parte dei comuni della provincia”.
Il sindaco Lagalla, ricevuta questa relazione, ha fatto presente che non firmerà alcuna ordinanza, come annunciato ai sindacati di categoria questa mattina: “Oggi, insieme all’assessore all’Ambiente e ai Rapporti funzionali con RAP, Andrea Mineo, e ai vertici della RAP, ho incontrato i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL e FIADEL. Al centro del tavolo è stata trattata anche la richiesta da parte di alcuni Comuni della provincia di Palermo di abbancare i propri rifiuti presso la discarica di Bellolampo. Ho sempre chiarito che, da sindaco della Città Metropolitana, non avrei rilasciato un’ordinanza senza il parere favorevole dell’Arpa, necessario per un eventuale conferimento dei rifiuti da parte di altri Comuni, coerentemente con quanto fatto lo scorso mese di luglio con l’ordinanza firmata per l’abbancamento nella quarta vasca fino al prossimo 26 gennaio, propedeutica anche a liberare i piazzali della discarica, occupati dagli scarti“.
I sindacati di categoria, invece, hanno revocato lo stato di agitazione, che era stato annunciato: “Il parere dell’ARPA ha tagliato la testa al toro. Al momento si registra l’impossibilità di avviare operazioni di conferimento da altri comuni, prima Rap deve risolvere alcune problematiche di natura tecnica. La Regione dia una volta e per tutte la data reale della consegna del primo lotto della settima vasca, le responsabilità di altri non possono ricadere su azienda e lavoratori, come già accaduto negli anni precedenti con la vicenda dei cosiddetti extracosti sostenuti dall’azienda e dal comune di Palermo”.
Intanto, dall’opposizione, non cala l’attenzione sulla discarica: “Come avevamo denunciato permangono le criticità nel sito TMB di Bellolampo – dichiara Antonino Randazzo capo gruppo a Sala delle Lapidi del M5S -. La presenza di 76.500 tonnellate d’immondizia nei piazzali è una potenziale bomba ecologica sulla testa dei cittadini palermitani. L’amministrazione Lagalla risolva i problemi e si attivi per potenziare ed incrementare il porta a porta e la raccolta differenziata ancora ferma a cifre ridicole“.