Beni confiscati, la mappa|La presentazione al Giardino Scidà - Live Sicilia

Beni confiscati, la mappa|La presentazione al Giardino Scidà

I dettagli dell'iniziativa.
I SICILIANI GIOVANI
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CATANIA – Questa mattina al Giardino di Scidà, bene confiscato alla mafia a Catania, un tempo appartenuto al boss Nitto Santapaola, è stata presentata la mappa dei beni confiscati della provincia di Catania ed è stato illustrato il progetto “Andrà Bene”. Per troppi anni i beni confiscati alla mafia sono stati lasciati all’abbandono. Migliaia di appartamenti, terreni, depositi, automobili, barche, furgoni sottratti definitivamente ai mafiosi non sono utilizzati o sono ancora illegalmente nelle mani dei clan. Proprio i beni confiscati alla mafia possono oggi essere, per tutta la società, strumenti per ripartire: terreni agricoli per progetti di economia solidale, sedi e mezzi per le attività sociali, appartamenti per l’emergenza abitativa. “Andrà Bene – Ripartiamo dai beni confiscati alle mafie” è la campagna di Arci Sicilia e Siciliani giovani per la valorizzazione sociale dei beni confiscati alla mafia oggi abbandonati.

Il primo passo della campagna è la realizzazione di mappe interattive che consentano l’immediata e concreta collocazione dei beni confiscati nel territorio. Una prima sperimentazione, già online, è stata realizzata per la provincia di Catania dalle volontarie del Servizio Volontario Europeo promosso da Arci Catania. Il lavoro di mappatura continuerà adesso per tutte le province siciliane.  La mappa è consultabile all’indirizzo web www.isiciliani.it/mappa oppure direttamente sull’app mymaps all’indirizzo https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1DYSWEaxbI3soAcE9BZgJpmZlUC98Byto&ll=37.48757626280127%2C14.868967499999997&z=10 .

Il progetto “Andrà Bene” è stato presentato da Dario Pruiti, responsabile area legalità di Arci Sicilia, Salvo Lipari, Presidente di Arci Sicilia, Giovanni Caruso, Presidente dell’associazione I Siciliani giovani e Matteo Iannitti, coordinatore de I Siciliani giovani. La mappa è stata realizzata dalle volontarie del corpo europeo di solidarietà Coralie Chomat , Domante Berotaite e Vanja Ristic, nonché dall’esperto Marco Cutispoto. 


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