Bentivegna scalpita per giocare: | "Non sono io il nuovo Dybala" - Live Sicilia

Bentivegna scalpita per giocare: | “Non sono io il nuovo Dybala”

Il giovane talento di scuola rosanero ammette in un'intervista di essere anche disposto a un'esperienza in cadetteria, se non dovesse trovare spazio nel Palermo. E per i suoi compagni di reparto spende parole di elogio.

ritiro palermo 2015
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PALERMO – Accursio Bentivegna scalpita per diventare subito una parte integrante del Palermo del presente e del futuro. La Pulce di Sciacca, intervistato per il Corriere dello Sport, ha confessato di essere grato al presidente Maurizio Zamparini per la fiducia che ripone in lui, anche se per lui l’approccio al calcio è stato particolare: “Il presidente è sempre gentile con me – esordisce Accursio – e lo abbraccio di cuore. Sono felice, una fiducia che intendo ricambiare con il comportamento. Sono giovane e ho bisogno di giocare. Quanti ragazzi hanno fatto la B e poi sono rientrati da protagonisti in categoria superiore? Per me il pallone è stata una medicina, a scuola ero timido e depresso. Non parlavo neppure se mi prendevano a schiaffi. Altro che Mudo… La psicologa mi consigliò il calcio per scaricare e rilassarmi. Da lì è nato tutto”.

Bentivegna come Dybala? Non secondo il saccense, il quale preferirebbe essere ricordato per le sue caratteristiche piuttosto che per i paragoni: “Abbiamo caratteristiche diverse. Mi spiego. Fisicamente sarei come Dybala, però come numeri più simile a Vazquez, un pizzico di Paulo, un pizzico di Franco. Ma non c’è un giocare uguale all’altro. Lasciatemelo dure con pudore, sono Bentivegna con i miei pregi, che cerco di esaltare e i difetti che voglio eliminare seguendo il mister e impegnandomi. Chiamatemi Bentivegna e basta. Sono esterno sinistro d’attacco o trequartista, però mi adeguerei ad altre esigenze pur di esserci. Come si dice, anche portiere. Battute a parte, il ruolo che mi esalta è quello di attaccante sulla fascia, così da mettere la palla in mezzo, rientrare, fare l’assist, battere a rete di destro. Il sinistro va curato”.

Un talento e una sfrontatezza che gli sono valsi l’ingresso nel Team Messi, con lui e altri nove giovani talenti in giro per il mondo che hanno attirato l’attenzione del fuoriclasse argentino del Barcellona: “Ho ringraziato la ditta per l’opportunità. Ho scritto che sono felice. Certo essere fra i dieci al mondo a rappresentare il piedino di Messi… Troverò l’occasione per incontrare Messi per dirgli che le sue scarpe sono comode”.

Bentivegna parla molto bene dei suoi compagni di reparto al Palermo, a partire dai nuovi arrivati Cassini e Trajkovski, passando per il Gallo Belotti: “Cassini ha molta tecnica e una velocità di gambe che stordisce. Come colpi ci somigliamo, ma il paragone con Dybala è solo teorico perchè Paulo è un fuoriclasse. Trajkovski invece ha le mie caratteristiche, più esperienza anche internazionale ed è fisicamente ben messo. Il mio stesso ruolo con qualche centimetro in più che gli ruberei volentieri. Belotti? Sarà il suo anno. Una punta classica, non teme nessuno e fa gol. Per lui prevedo una stagione straordinaria”.

Tanta sfrontatezza ma anche una certa maturità, specialmente quando Bentivegna risponde alla classica domanda sulle ambizioni europee del Palermo: “Perchè tanta fretta? Calma, prima la salvezza. L’anno scorso siamo partiti piano e una volta al traguardo le batterie si sono scaricate. L’esperienza ci è servita. Per una nuova stagione da favola le prime partite saranno decisive. Con più convinzione”.


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