Grillo ricomincia dalla Sicilia |"Volete ancora cemento?" - Live Sicilia

Grillo ricomincia dalla Sicilia |”Volete ancora cemento?”

E' Mascalucia, cuore della provincia di Catania, la prima tappa di Beppe Grillo in Sicilia in vista delle prossime amministrative. Piazza mezza piena. "Noi entreremo nei comuni -tuona Grillo- e faremo i bilanci partecipativi e trasparenti, vi faremo conoscere tutti i numeri".

IL TUOR PER LE AMMINISTRATIVE
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CATANIA – Stavolta niente traversata dello Stretto, il Beppe nazionale si è accontentato della tangenziale etnea che collega il resto dell’Italia con le falde dell’Etna. A bordo del camper è andato alla volta dei “mascalucioti” per lanciare i candidati locali e quelli del circondario. Il Movimento 5 stelle è presente in ogni cittadina etnea, tanto che sulla piazza Falcone e Borsellino di Masscalucia sono intervenuti i rappresentanti di ciascuno dei 25 comuni al voto.

Deluse le aspettative: la grande piazza occupata per metà da auto parcheggiate e gazebo, era mezza piena, o “mezza vuota” che dir si voglia. È non è poco se si pensa che questa prima tappa di Beppe Grillo in Sicilia, ha lambito Catania sino quasi ad accarezzarla, visto che il leader dei grillini ha scelto di non salire sul palco di piazza Università nella città dell’Elefante. “Grillo vuole andare nei posti che non ha mai visto”, avevano fatto sapere dal Movimento a LivesiciliaCatania, ma stavolta non si tratta di un giro turistico: Grillo e i movimentasti, dopo il tracollo alle amministrative nazionali, devono ripartire dalla Sicilia e piazza Università, strapiena alle regionali durante il comizio di Grillo, all’apertura della campagna elettorale del M5s era praticamente deserta, e in quel caso Grillo non c’era.

A Mascalucia Grillo c’era e col suo comizio durato quasi un’ora ha scaldato gli animi di simpatizzanti, militanti e semplici curiosi.

Salito sul palco, Grillo ha lanciato l’attacco a giornalisti e sistema dell’informazione, a partire da La7, “che sta preconfezionando un servizio ad hoc contro di noi. Non siamo noi a dover andare in televisione, ma loro a dover tornare tra la gente”. E ancora, il leader del M5s punta l’attenzione sui temi del lavoro, della disinformazione “ne dovrete rendere conto voi giornali! “Berlusconi è un uomo malato, è giallo, è polvere, basta parlare di lui. Abbiamo perone preparate che andranno in televisione”.

L’esordio dell’intervento è stato dedicato alle tematiche nazionali, a partire dalle frizioni con Rodotà e l’imbarazzo, creato tra i grillini, per le inchieste di Milena Gabanelli. Io non ce l’ho con Rodotà -ha detto Grillo- ma è lui che vuole fare una sinistra con i rossi, gli arancioni… noi abbiamo la nostra natura siamo al di sopra della destra e della sinistra”. “Se mi avesse chiamato – ha aggiunto – glielo avrei spiegato, invece ha detto tutto al Corriere della Sera”. Grillo si chiede: “Perché la sinistra non l’ha fatto eleggere?”. “Perché – risponde- avrebbe fermato Berlusconi”.

“Stanno discutendo come gestire i soldi, noi abbiamo deciso di non gestirli, li abbiamo dati indietro”.  “Siamo nati il 4 ottobre di tre anni fa – ricorda – e siamo i primi francescani d’ Italia, prima del Papa”. “Siamo giovani – aggiunge – e stiamo crescendo, non si possono paragonare le politiche con le elezioni amministrative”.

Non si contano gli attacchi ai politici “indagati per le tangenti delle slot machine” e poi chiede ai siciliani: “Avete sole, mare, volete ancora cemento?”.

“Noi -conclude Grillo- entreremo  nei comuni e faremo i bilanci partecipati, vi faremo conoscere tutti i numeri”.

 


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