TORRE DEL GRIFO (Mascalucia) . Marco Biagianti è ormai pronto. Pienamente recuperato, cerca di ritagliarsi il suo spazio in un finale di campionato che potrebbe vederlo protagonista, eccome. Umile ed allegro, nella conferenza stampa di oggi ha sciorinato grinta ed anche saggezza. Di seguito, alcuni dei passaggi principali del suo intervento.
L’INTER. “Ogni anno in campionato siamo migliorati. E’ una partita molto importante contro l’Inter: abbiamo la possibilità di scavalcarla e se torno indietro a pensare alle salvezze raggiunte negli ultimi minuti, beh, dico che stiamo vivendo sicuramente una grande emozione. Mi preoccupa che l’Inter sta attraversando un momento un po’ così e così. Hanno giocatori come Guarin e Cassano che fanno la differenza”.
GLI EXPLOIT DEL GRUPPO. “E’ stata brava la Società nel credere in noi giocatori. Si è creata una mentalità diversa in campo, soprattutto quando andiamo a giocare fuori casa: ed il gruppo importante costituisce una grande forza. Domenica scorsa avete visto Keko? Lui è un esempio di quello che ho appena detto e la classifica rispecchia il tutto”.
LONTANI DAL MASSIMINO. “Gli anni passati era molto difficile costruire in trasferta. Non so cos’è cambiato ma di certo c’è una mentalità che col mister è andata maturando e la differenza di classifica è questa”.
IL 3-1 AI NEROAZZURRI. “Tre stagioni fa: lo ricordo ancora bene! Il mister (Mihajlovic, ndr) ci teneva e noi abbiamo preparato una grande partita. Quella di oggi è un’Inter però diversa. Speriamo di vincere perché è la cosa che vogliamo. Loro hanno fatto acquisti importanti a gennaio. Non so se siamo favoriti o meno: noi stiamo facendo un grande campionato e vogliamo continuare così perché ci stiamo togliendo soddisfazioni importanti”.
BIAGIANTI IN CAMPO? “Non so se giocherò ma la cosa più importante è allenarci bene ed anche chi sta fuori ha il suo obiettivo che è quello di far bene per la squadra. A livello personale sono contento per tanti aspetti. Anzitutto, il fatto di essere rientrato dall’infortunio e, poi, anche il mio modo di lavorare. Mancano tante partite e spero di dare ancora tanto”.
QUELLA TRATTATIVA COI ROSANERO. “Ero vicino al Palermo: quella fu un’estate particolare. La mia prima volontà era di restare a Catania e sono molto felice di essere ancora qui. Dispiace vedere il Palermo lì: dispiacerebbe vederlo andare in Serie B e mi auguro che non accada perché la Serie A perderebbe lo spettacolo del derby”.
L’EUROPA ED IL MASSIMINO. “Il gruppo è convinto di quello che sta facendo. Non siamo arrivati, non ci sentiamo appagati: e lo sappiamo. Abbiamo ancora tante partite e la squadra crede all’Europa; crede di potere scavalcare l’Inter, quest’anno vedo la convinzione. Possiamo arrivare molto in alto. E domenica ci sarà lo stadio pieno, questa cosa ci gasa ulteriormente: del resto, capisco le difficoltà economiche ma questa squadra merita un grande pubblico. E come si dice da queste parti: “Fora i cucchi!”.