Biglietti magnetici e sanzioni dure | Amat dichiara guerra ai 'portoghesi' - Live Sicilia

Biglietti magnetici e sanzioni dure | Amat dichiara guerra ai ‘portoghesi’

L'azienda trasporti annuncia un giro di vite contro i furbetti a bordo degli autobus.

PALERMO – La rivoluzione scatterà a breve e per l’Amat sarà una manna dal cielo. La società che si occupa del trasporto pubblico di Palermo ha infatti dichiarato guerra ai furbetti dei biglietti: entreranno in vigore a luglio i nuovi tagliandi a banda magnetica. Una novità di non poco conto, se si considera che già da tempo la società ha denunciato alle autorità l’esistenza di un mercato parallelo di ticket contraffatti. E dal numero di biglietti che i controllori hanno riportato in azienda, la truffa ha creato un buco considerevole nei conti di Amat che così è corsa ai ripari.

I nuovi biglietti avranno un ologramma difficilmente falsificabile e anche le macchinette obliteratrici saranno adeguate. In realtà, si tratta di un passaggio di un’operazione molto più ampia: i biglietti magnetici consentiranno alla macchinetta, per esempio, di riconoscere la durata del ticket ed evitare la doppia o tripla timbratura, tramite una piattaforma che “segue” il titolo di viaggio dalla distribuzione all’utilizzo. Amat sta predisponendo anche una campagna di informazione ad hoc, all’interno di un piano di investimento che in 30 mesi dovrebbe rivoltare l’azienda come un calzino, rendendo i servizi più efficienti e tagliando ulteriormente i costi. Il telecontrollo per esempio, finanziato con 3,5 milioni del Pon Metro nell’ambito di un più completo progetto di monitoraggio del servizio di trasporto, consentirà a una centrale operativa di tracciare gli autobus e dar loro indicazioni: si eviteranno così più mezzi uno dietro l’altro o si potrà cambiare il percorso in tempo reale, se c’è un ingorgo. In più le paline elettroniche a ogni fermata indicheranno quanto manca all’arrivo dell’autobus.

La novità più consistente sarà però il parco mezzi: entro fine anno arriveranno 33 autobus nuovi di zecca grazie al Pon Metro e altri 89 con fondi ministeriali. A questi se ne aggiungeranno a seguire altri 15, sempre con fondi ministeriali, e ulteriori 35 con i Pon complementari. A conti fatti, se si considerano quelli comprati recentemente ma anche carroattrezzi e scuolabus, si avrà un imponente ricambio della flotta: l’età media passerà dagli 11,6 anni attuali (la media nazionale è 11) ai 7 del 2020 (in linea con quella europea). Una parte sarà Euro 6 e una parte a metano, che così si riforniranno a Roccazzo, garantendo il rispetto delle indicazioni Ue per le città che sforano i limiti all’inquinamento.

Ma l’azienda ha un altro asso nella manica: grazie a una norma nazionale del 2017 che colma il vuoto regionale, chi non paga il biglietto non si vedrà fare una semplice sanzione pecuniaria, che era quasi impossibile da incassare, ma da giugno si sommerà anche la sanzione amministrativa. In poche parole il “portoghese” che non paga la multa da 84 euro dovrà vedersela con la Serit, visto che passerà a ruolo.

I nuovi biglietti e l’inasprimento delle sanzioni dovrebbero fungere da deterrente, sommandosi a quelli già in atto. In questi mesi alcuni autisti si sono prestati, nelle ore di vuoto tra un servizio e l’altro, a svolgere le funzioni di controllo: ad aprile e maggio Amat ha venduto il 13% in più di biglietti e gli abbonamenti sono aumentati del 7%, per non parlare del numero di ticket controllati che è cresciuto di 2-3000 unità al giorno.

Un trend in crescita che, se diventasse strutturale, porterebbe fior di quattrini nelle casse di un’azienda dai conti in rosso. La vera scommessa però sarà la dematerializzazione del biglietto, cioè quello acquistabile su internet: Sispi ha quasi ultimato la progettazione di un sistema che consentirà, sulla falsa riga di quello che si fa già con la Ztl, di pagare on line sia il biglietto di tram e autobus che il tagliando per le zone blu.

 

 


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