PALERMO – Il bilancio fa traballare la maggioranza al consiglio comunale di Palermo. La maratona per approvare il previsionale 2020, che ormai assomiglia sempre più a un consuntivo, è iniziata questa mattina con l’audizione del sindaco Leoluca Orlando, chiamato a fare da “pompiere” per spegnere le polemiche sorte proprio fra i suoi consiglieri. Il bilancio del resto è quel che si dice “lacrime e sangue”: 13,5 milioni di tagli alle partecipate, appena 4 milioni per le manutenzioni stradali, sforbiciate alle navette Amat e alle derattizzazioni, appena tre milioni per il personale che consentono di aumentare le ore soltanto ai funzionari, lasciando altri 2 mila part-time a bocca asciutta.
Ma ad aver scaldato gli animi è soprattutto il mutuo da 21 milioni di euro che la giunta vorrebbe accendere per finanziare alcune opere accessorie alle linee del tram, di per sé già finanziate integralmente dal Patto per il Sud: si tratta di opere di riqualificazione urbana che però né gli orlandiani di stretta osservanza, né i renziani sembrano voler digerire, presi in un braccio di ferro con Sinistra Comune.
Il risultato è che il vertice di maggioranza di qualche giorno fa è saltato per l’assenza di Italia Viva, cosa che ha spinto il Professore a incontrare i consiglieri di Iv in separata sede. E anche oggi, nel corso del suo intervento, il sindaco ha provato a cercare una mediazione: più soldi per le manutenzioni e i cimiteri la disponibilità, nel prossimo bilancio, a decidere insieme le opere da realizzare con il mutuo. Se il tentativo avrà successo lo dirà la seduta di domani mattina: il rischio è che parte della maggioranza possa fare asse con parte delle opposizioni, creando un fronte trasversale pronto a riscrivere il bilancio.
Ma la manovra scontenta anche i sindacati che, per una volta compatti, vanno all’attacco sui part-time. Il sindaco ha infatti confermato che i 3 milioni non bastano per aumentare le ore a tutti, privilegiando le categorie C e D, anche se si è impegnato a destinare le future economie derivanti dai pensionamenti all’aumento delle ore e all’avvio dei concorsi. Parole che hanno provocato la reazioni delle organizzazioni sindacali che domani terranno un sit-in a piazza Pretoria. “Le dichiarazioni del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, durante la seduta odierna del consiglio comunale sul bilancio di previsione 2020, non possono che provocare la forte preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali – dicono Ilioneo Martinez e Salvatore Sampino (Uil), Lillo Sanfratello (Cgil), Margherita Amiri e Mario Basile (Cisl) e Nicolò Scaglione (Csa-Cisal) – è inaccettabile che l’amministrazione non destini le risorse dovute per l’aumento delle ore a tutti i lavoratori part-time del Comune. L’esclusione delle categorie A e B, che contano circa 2 mila persone, è un grave danno per i servizi e quindi per la città, specie se in questi anni le risorse assunzionali, pari a decine di milioni di euro, sono invece state usate per salvare il Comune dal default. E oggi, a fronte di un quadro così drammatico, c’è qualcuno che pensa pure di accendere ulteriori mutui. Delle due l’una: o il Comune è a rischio dissesto e quindi non può indebitarsi o ci sono i soldi e qualcuno sta scegliendo volutamente di penalizzare i lavoratori”.