"Mio padre vende il fumo" | E il bimbo fu picchiato - Live Sicilia

“Mio padre vende il fumo” | E il bimbo fu picchiato

Uno degli arrestati del blitz della Guadagna non si è fermato neppure davanti all'innocenza del figlio. Che a soli tre anni e mezzo aveva ben capito i loschi traffici del genitore.

PALERMO – Il padre era uno degli spacciatori più attivi. Attivi e spregiudicati. Uno degli arrestati del blitz della Guadagna non si è fermato neppure davanti all’innocenza del figlio. Che a soli tre anni e mezzo aveva ben capito i loschi traffici del genitore.

Si sa che i bambini sono la bocca della verità. Una verità che stavolta è davvero amara. Il padre parlava male del bimbo con il capo, Antonino Lucera: “… davanti a mia suocera… le è andato a dire… mio padre vende il fumo… ahhh… e lo sai come fu… che gliel’ha detto… ed è venuto quel carabiniere…il bidello della scuola…e sono venuti… mi fa, vedi che tuo figlio mi disse così… che fa?…e che ti ha detto? … e che gli ho dovuto fare?…gli ho levato giocattoli… la play station gli ho levato… gli ho levato… legnate abbuscò”.

Le maniere forti erano raccomandate anche da Lucera: “… legnate gli devi dare, così non parla…”. E il padre concordava: “…minchia così… e da allora in poi, gli dissi a mia moglie… non mi dire mai, nella tua vita… di portarmi il bambino di giorno… il sabato e la domenica, che io sono sicuro che non faccio niente… la domenica, io non mi incontro con nessuno, hai capito?… …mio figlio li conosceva a… manco per niente… a tre anni e mezzo… e già capiva tutte cose”. Punito per la sua innocenza. Punito perché con le sue parole rischiò di mandare in frantumi l’organizzazione. Ci hanno pensato, mesi dopo, i carabinieri.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI