PALERMO – Approvata a sorpresa la riforma dei Consorzi di bonifica contenuta nella legge di stabilità regionale. Una proposta del governo di Rosario Crocetta che ha ricevuto, all’ultimo minuto, anche l’appoggio dei Cinquestelle. I consorzi passeranno da 11 a 2, con la soppressione di decine di posti di sottogoverno. Ma la norma è stata contestata duramente da pezzi dell’opposizione, soprattutto dal Pds-Mpa. Resta, comunque, “un grande successo” per il presidente della Regione Rosario Crocetta: “da vent’anni si parlava di questa riforma”.
Sostanzialmente, verranno istituiti due macro consorzi: uno per la Sicilia occidentale, uno per la parte orientale dell’Isola, e questi accorperanno gli undici attualmente esistenti. “Così – afferma Bruno Marziano, presidente della commissione Attività produttive all’Ars – si elimineranno i problemi di incompatibilità tra le varie strutture che gestiscono lo stesso bene (l’acqua) in territori diversi”.
E verranno anche garantiti gli oltre 2.000 dipendenti. Tra questi, 1.200 sono stati assunti dal 2009 in poi, altri 1000 sono lavoratori precari. Resta, invece, l’Esa. L’Ente di sviluppo agricolo da molti definito “un inutile carrozzone”, riceverà 5.280.000 euro per il pagamento dei circa 500 trattoristi, che svolgeranno, d’ora in poi, attività per la salvaguardia idrogeologica. La legge, tra l’altro, prevede – oltre ad uno stanziamento di 8 milioni per il 2014 – un risparmio graduale, in tre anni, del 5 per cento nel 2014, del 10 per cento nel 2015 e del 15 per cento nel 2016.
Come detto, la norma non è piaciuta all’opposizione. “Il gruppo di cui faccio parte non è contrario alle riforme, tutt’altro – ha detto il deputato Gino Ioppolo della Lista Musumeci – ma è chiaro che non possiamo accettare di votare provvedimenti così iniqui ed ingiusti. Ancora una volta – aggiunge – abbiamo assistito all’ennesimo colpo di mano da parte del governo Crocetta con un blitz in aula. È davvero grave che una norma di settore così importante venga approvata in tutta fretta senza passare attraverso una serie di approfondimenti”. Alcuni, poi, hanno contestato anche l’assenza di un passaggio nella commissione di merito a Palazzo dei Normanni, proprio quella presieduta dal parlamentare Pd Marziano. Ma lui replica: “Il mancato coinvolgimento della commissione è stato soltanto formale, ma per due volte l’assessore ci ha sottoposto i criteri della riforma. Adesso, tra l’altro, si avvia una percorso di definizione della riforma, in cui la commissione sarà primo interlocutore del governo”.
“La norma che riforma i Consorzi di Bonifica è stata fortemente voluta dal Pd – dicono il capogruppo dei democratici Baldo Gucciardi e Giovanni Panepinto – : un passo importante che fa parte di un percorso più ampio di sostegno all’agricoltura siciliana, che deve essere messa nelle condizioni di cogliere a pieno le opportunità offerte da Expo 2015. La riforma dei Consorzi, che contiene le necessarie garanzie per i lavoratori, era attesa da anni – aggiungono – adesso è pronta a diventare legge”. L’articolo è stato approvato, inoltre, con un emendamento del deputato segretario Anthony Barbagallo (Pd). “In questo momento di crisi, la tutela del lavoro deve essere una priorità. Sono soddisfatto per l’approvazione dell’emendamento che ho presentato all’articolo 13 della Finanziaria sulla riforma dei Consorzi di Bonifica, che prevede la garanzia delle coperture occupazionali per tutti i lavoratori: non solo quelli di ruolo ma anche quelli a tempo determinato, gli stagionali e i precari”.
“L’approvazione degli articoli riguardanti i consorzi di bonifica e previsti nella finanziaria regionale, – ha detto il capogruppo dell’Udc Lillo Firetto – rappresentano una riforma largamente attesa, che conferma garanzie occupazionali ed efficienta un sistema borbonico, che risultava ormai lontano dai veri bisogni delle aziende agricole”.