PALERMO – Merce contraffatta, prodotti sprovvisti del marchio CE e pericolosi per l’utente, oltre al furto di energia elettrica e relativi impianti rudimentali per il collegamento alla rete pubblica dell’Enel.
E’ un bilancio di multe e sanzioni per migliaia di euro quello del maxi blitz scattato oggi nella “Chinatown” palermitana, ovvero la zona compresa tra le vie Torino, Oreto, Lincoln e piazza Giulio Cesare, a pochi metri dalla stazione centrale, dove la polizia municipale ha effettuato controlli a tutto spiano.
Gli agenti del nucleo Investigativo hanno accertato numerose irregolarità amministrative e constatato che i gestori delle attività commerciali cinesi avevano messo in vendita grosse quantità di merce che non rispettava i requisiti di sicurezza. Dai prodotti elettrici – torce, lampade, radio, orologi, bilance – ai giocattoli destinati ai bambini – ritenuti potenzialmente tossici – fino agli accessori per i computer e la telefonia, ovvero custodie, caricabatterie, cavi, tastiere e mouse.
Già da una prima ispezione della merce esposta sugli scaffali e pronta per essere venduta, è emersa l’evidente assenza, oltre che dei dati relativi al produttore, della marcatura “CE” e delle relative avvertenze d’uso che per legge devono essere riportate in lingua italiana. Un normativa che si basa sull’indicazione dell’eventuale presenza sui prodotti di sostanze potenzialmente dannose alla salute e per l’ambiente.
In due casi, due cittadini orientali avevano escogitato uno dei metodi più diffusi per abbattere i costi in bolletta, quello di collegare il contatore, abusivamente, all’impianto d’illuminazione stradale. Un fenomeno i cui numeri continuano a lievitare a Palermo, specie nella zona del centro storico.
Per sei negozi sono così scattati i sigilli e la chiusura coatta. Due si trovano in via Vincenzo Errante, alle spalle della stazione centrale, uno in via Oreto all’altezza di corso Tukory, uno in piazza Giulio Cesare, via Cesare Battisti ed un altro in via Torino. Sei persone, titolari delle rispettive attività commerciali, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per contraffazione, falsificazione e confezionamento non autorizzato dei prodotti.