ROMA – Attendono di partire da oltre venti ore. Hanno dormito in aeroporto e il ritorno a Palermo sembra essere sempre più lontano. E’ la situazione di circa trenta palermitani che da ieri pomeriggio si trovano all’aeroporto Roma Fiumicino in attesa di salire a bordo di un aereo Ryanair che dalla Capitale li riporti a casa. A mandare in tilt l’aeroporto romano è lo sciopero indetto dai dipendenti di una società di servizi a terra, la “Groundcare”, specializzata nell’handling: 850 lavoratori sono infatti stati licenziati tra Fiumincino e Ciampino ed anche in quest’ultimo scalo si sono verificati diversi problemi nelle ultime ore.
“Ieri sera dovevamo già essere a casa – dice Gioacchino Catalano, 63 anni, un lettore che ha contattato LiveSicilia per segnalare la vicenda – invece ci troviamo ancora qui, sulla sedia di un aeroporto e circondati dai nostri bagagli da venti ore. Con me – aggiunge – c’è mio figlio di 32 anni, affetto dalla sindrome di down, costretto a questa estenuante attesa durante la quale non siamo stati informati di nulla. Nessuno ci aggiorna, nessuno ci dice quando e se potremo partire. E’ vergognoso – aggiunge – un intero aeroporto bloccato e noi qui a subire tutti i disagi”.
Già ieri, dopo il blocco di Ciampino, la compagnia aerea irlandese aveva diffuso una nota a livello nazionale in cui precisava: “Ryanair è stata informata che ci sarà uno sciopero non previsto da parte dello staff di Flightcare/Groundcare all’aeroporto di Roma Ciampino, che potrebbe causare significativi ritardi e cancellazioni”. Una situazione che si verifica nelle ultime ore anche Fiumicino quindi, dove prosegue lo sciopero dei dipendenti dell’azienda che carica bagagli e merci.