“C’é una legislazione che prevede il passaggio interistituzionale da più soggetti e, inevitabilmente, succede che qualcuno si prenda due o tre mesi di tempo: il risultato è che, sommando i vari tempi di attesa di tutte le pubbliche amministrazioni che si occupano della stessa pratica, può verificarsi quello che è successo con la New Energy, nel cui caso, tra l’altro, dovevano decidere anche delle commissioni, che cambiano nel tempo e devono essere ricostituite e che sono organismi che spesso risentono di condizionamenti locali. L’amministrazione regionale, che è il soggetto che deve emettere l’ultimo provvedimento, alla fine sconta tutti questi ritardi”.
Giovanni Bologna, nuovo segretario generale di Palazzo d’Orleans, affronta con il Tgweb (www.regione.sicilia.it/tgweb) il tema della malaburocrazia, oggi più che mai attuale dopo che il Cga ha condannato la Regione a risarcire con 20 milioni di euro un’azienda romana che voleva costruire un impianto di biomasse e che ha ottenuto l’autorizzazione solo dopo quasi quattro anni. Per Bologna “occorre fare uno sfrondamento di tutte quelle norme che richiedono, per l’emissione dei provvedimenti finali, una serie di passaggi spesso inutili e che intervengono su livelli diversi di amministrazione, rallentando enormemente l’iter”. L’attuale momento di difficoltà economica, per il nuovo capo della burocrazia regionale, non andrà a scapito dell’efficienza. Anzi, per assurdo, potrebbe rivelarsi un punto a favore. Questa settimana il magazine curato dall’ufficio stampa della Regione siciliana si occupa anche del nuovo Piano energetico, del servizio 118, che in Sicilia ha ormai raggiunto eccellenti standard qualitativi, e di un corso di formazione professionale per operatori socio assistenziali riservato ai detenuti del carcere messinese di “Gazzi”.