Bombardini: "Non è bello vedere il Palermo in Serie C" - Live Sicilia

Bombardini: “Non è bello vedere il Palermo in Serie C”

“Nel gennaio 2004 potevo tornare. Con la Roma non giocavo molto ed ero sul mercato. Foschi mi contattò, mi offrì gli chiesi solo di non prendermi in prestito”
CALCIO - SERIE C
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PALERMO – Tra i tifosi del Palermo e Bombardi, nella stagione 99-00, scoppiò subito l’amore che continua ancora oggi.

L’ultima volta che mise piede al “Barbera” fu per la partita delle vecchie glorie contro il nuovo Palermo: “Uno stadio che mi ha sempre dato grandi sensazioni, quando uscivo dal sottopassaggio speravo di vederlo pieno, era adrenalinico. Quando scattavo sulla fascia – dichiara l’ex calciatore ai microfoni de “Il Giornale di Sicilia” – il boato della gente mi dava una forza straordinaria”.

“Nel gennaio 2004 potevo tornare. Con la Roma non giocavo molto ed ero sul mercato. Foschi mi contattò, mi offrì gli chiesi solo di non prendermi in prestito, non volevo sentirmi di passaggio. Ebbi la sua parola, ma a venti minuti dalla chiusura del mercato di gennaio si rimangiò tutto, mi disse che poteva prendermi solo in prestito con una riduzione nel contratto. Se non me lo avesse detto a venti minuti dalla chiusura del mercato forse lo avrei anche accettato perché volevo fortemente Palermo, ma mi scoppiò la testa e dissi di no. I tifosi rosanero la presero male, come se avessi rifiutato io e quando l’anno dopo tornai con la maglia della Salernitana mi fischiarono. Feci una grande partita per dimostrare il mio valore a Foschi, la gente capì e chiesi a Pioli di tirarmi fuori a pochi minuti dalla fine. Volevo vedere cosa accadeva e accadde che uscì dal campo tra gli applausi”.

“Tra la Serie C di allora e quella di oggi è tutto diverso. Oggi la squadra con cui vinsi il campionato a Palermo vincerebbe la C con venti punti di vantaggio. Cappioli veniva da quindici anni di A e fece sedici gol, ma tutto il gruppo era di grande personalità”. 

“Non è bello vedere il Palermo soffrire in Serie C. Seguo sempre le vicende dei rosa, lo scorso anno ho conosciuto Mirri e mi ha fatto una bella impressione. La classifica non mi sembra felice, non conosco bene la situazione tecnica per giudicare quello che non sta funzionando. Certo con una sola promozione diretta è dura. Mi sento di dire che è giusto programmare ma Palermo è una di quelle città in cui il fuoco della passione va sempre tenuto acceso”.

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