PALERMO – Un passato da assessore tecnico del governo Crocetta, poi la guida della Foss e, di recente, della Fodazione Taormina Arte. Ester Bonafede è l’unica candidata in quota Udc nella lista della Lega in Sicilia e Sardegna. Dai giovani all’agricoltura, la sua ricetta. L’intervista.
Fino a un mese fa, nessuno si sarebbe aspettato di vedere il suo nome in lista alle Europee. Come è maturata questa scelta?
“Mi è stato chiesto di candidarmi alle elezioni europee dal segretario nazionale dell’ UDC, Lorenzo Cesa e dal segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini; determinante nella scelta che ho compiuto, è stato l’intervento del senatore Claudio Durigon, commissario della Lega in Sicilia e del segretario regionale dell’Udc Decio Terrana”.
Perché ha detto di ‘sì’ alla candidatura?
“Perché credo fortemente nel fatto che il “matrimonio politico” tra l’Udc e la Lega abbia come elemento centrale la condivisione del patrimonio dei valori cristiani, e fra questi lo sviluppo della cultura e la valorizzazione della famiglia , valori che appartengono alla mia storia. Io penso che la storia politica non si improvvisa né si cancella, perché ogni scelta che compiamo, crea ciò che siamo”.
Lei è stata sempre al Centro, perché?
“Posso affermare di essere politicamente sempre al Centro. Un Centro del quale tanto si parla ed a cui tanti aspirano e che rappresenta il luogo dei moderati. Gli Italiani sono un popolo di moderati che aspira alla pace ed alla convivenza civile . Questa è stata la prima motivazione ad accettare la candidatura”.
Cosa ne pensa dell’accordo tra Lega e Udc?
“Ho pensato che nella lista della Lega potevo rappresentare l’ Udc rinnovando l’ interesse elettorale di quanti credono ancora nello ”Scudo Crociato” e al tempo stesso rafforzare i temi condivisi dell’identità e della difesa delle nostre tradizioni. Infatti, io sono l’unica candidata dell’Udc in Sicilia e Sardegna”.
Quali sono temi che le stanno a cuore?
“Noi sappiamo che le radici costitutive dell’Europa sono cristiane, ricordiamo che già Jean Monnet uno dei padri fondatori del processo di coesione europea, parlava di unione dei popoli e di integrazione delle culture, prima che dell’economia. La nostra presenza in Europa rafforzerà l’affermazione dell’universalità che noi riteniamo che questi valori abbiano, in tema di democrazia e libertà.
Inoltre basterebbe ricordare la figura di Don Sturzo, che è stato il primo studioso a parlare di costruzione politica del disegno delle Autonomie locali, di Dottrina Sociale della Chiesa, affermando il primato dell’ uomo sull’economia , sottolineando che la politica deve sempre essere al servizio della società”.
Cosa ricorda dei tempi in cui è stata assessore tecnico del governo Crocetta?
“Avevo la delega alla Famiglia , Politiche Sociali e Lavoro, una delega che mi ha consentito di abbracciare tutti i temi connessi alle fragilita’ sociali e mi ha permesso il governo delle azioni attuate per i siciliani affinché gli stessi potessero riconoscere nelle politiche regionali, un sostegno ai bisogni fondamentali della vita”.
Noi possediamo dal 2003 una legge organica sulla Famiglia , che quando e’ stata concepita era assolutamente innovativa e profetica ,e che soltanto nel 2022 è stata oggetto di legislazione omologa , da parte del Parlamento Nazionale .
Basterebbe attualizzare questa legge per dare risposta verticale ed orizzontale ai bisogni sociali”.
Quali sono le priorità della Sicilia?
“Dovremmo partire dalle riforme protese alla tutela dell’ agricoltura e pesca in Sicilia e Sardegna, dall’incremento del turismo anche attraverso la valorizazione delle risorse culturali ed ambientali ed inoltre ricostruire secondo criteri di urbanistica , quindi con corretto controllo e governo del territorio ,la continuità territoriale attraverso un processo di risanamento ed adeguamento del sistema dei Trasporti nelle isole , e tra le due isole ed il resto dell’Italia.
In tal senso proprio la Lega sta realmente investendo progettualmente e finanziariamente , attraverso le azioni politiche intraprese ,avviando un processo strutturale di modernizzazione dei trasporti in Italia ed in particolare in Sicilia”.
Cosa bisogna fare per i giovani?
“Il Presidente Mattarella durante un suo intervento sul tema, ha sostenuto che se vero che è giusto che i giovani possano decidere liberamente di andare fuori dall’Italia per compiere studi o per lavoro , allo stesso modo questa decisione deve essere frutto di libera scelta e non di assenza di alternativa.
L’Europa può e deve avere un ruolo importante nella formazione dei giovani, è uno dei punti che possiamo sviluppare con estrema attenzione”.
Spesso, però, i giovani sono costretti a scappare da questa terra
“I giovani sono il mio obiettivo, è una scelta etica, lavorare per loro, una priorità. E dobbiamo impegnarci a rimuovere appunto gli ostacoli per le nuove generazioni, premiando il merito e garantendo opportunità a chi non ha grandi possibilità economiche”.
Cosa resta della sua esperienza alla guida della Fondazione Taormina Arte?
“Sono stati due anni intensi, di grandissima attività intellettiva e creativa, ho avuto modo di comprendere il potere che il Cinema può rilevare per la lettura e la trasformazione della società. Sono stata sovrintendente di una istituzione storica e prestigiosa , in una parte della Sicilia che conoscevo ma della quale ho scoperto la complessità e la ricchezza di rapporti umani.
In ultimo ricordo a me stessa ciò che sosteneva Tina Anselmi primo Ministro Italiano donna con delega al lavoro: capii allora che per cambiare il mondo, bisognava esserci”.