Botti, sequestrati fuochi illegali e denunciate tre persone - Live Sicilia

Botti, sequestrati fuochi illegali e denunciate tre persone

Di Laura Distefano e Federica Campilongo - I carabinieri di Paternò hanno denunciato un 46enne. Secondo gli investigatori sarebbe il commerciante che ha venduto i petardi illegali che hanno causato il ferimento di tre persone la notte di Natale. I militari hanno sequestrato diverso materiale esplosivo e denunciato altri due catanesi, tra cui un minorenne. Ecco il vademecum per riconoscere i fuochi sicuri e festeggiare il nuovo anno senza rischi 

Controlli dell'arma
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PATERNO’ – I carabinieri sono riusciti con un capillare lavoro investigativo a risalire al luogo dove il giovane studente del 25 anni aveva acquistato il petardo che la vigilia di Natale gli è esploso nelle mani provocando ferite così gravi da imporre ai medici la subambputazione dell’arto sinistro. I carabinieri della compagnia di Paternò hanno denunciato un commerciante paternese con l’accusa di vendita illegale di materiale esplodente del tipo vietato, oltre alle lesioni colpose. Sarebbe stato il 46enne, secondo i militari, a vendere i fuochi al ragazzo e ad altre due presone, che sempre nella notte del 25 dicembre sono rimaste ferite causate dai botti illegali.

Le indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo di Paternò hanno permesso di indirizzare i sospetti nell’esercizio commerciale gestito dal 46enne denunciato. I carabinieri hanno svolto una serie di perquisizione nei locali del negozio: sono stati trovati e sequestrati diversi fuochi artificiali pericolosi consistenti in 40 Zeus special e 2000 Viper Special.

I controlli predisposti dall’Arma hanno portato a sequestri anche in altre zone della provincia etnea. I Carabinieri delle Compagnie di Fontanarossa e Acireale hanno denunciato due catanesi, rispettivamente di 26 e 16, anni per il reato di commercio abusivo di materiale esplodente. I giovani sono stati sorpresi mentre vendevano indisturbati in strada fuochi artificiali di ogni specie, anche vietati, senza alcun tipo di autorizzazione prevista dalle legge. I militari hanno sequestrato 15 chilogrammai di botti che – secondo le metodologie previste – saranno opportunamente distrutte.

 


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