Brancaccio, Comune contro l'Irsap| "Strade e impianti entro 15 giorni" - Live Sicilia

Brancaccio, Comune contro l’Irsap| “Strade e impianti entro 15 giorni”

Il sindaco firma un'ordinanza per imporre l'avvio dei lavori. La replica dell'Irsap.

PALERMO – L’Irsap non aggiusta strade e pali della luce e il Comune interviene al suo posto, salvo poi chiedere i danni. Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Emilio Arcuri hanno emanato un’ordinanza sull’ex area industriale di Brancaccio, a Palermo, che fa capo all’ex Consorzio Asi (Aree per lo sviluppo industriale) oggi trasformato nell’Irsap, l’Istituto regionale per lo sviluppo delle aree produttive. Una zona che un tempo sorgeva in periferia ospitando solo imprese e aziende, ma che oggi annovera anche abitazioni, il centro commerciale Forum di Roccella, il capolinea del tram e la stazione ferroviaria che fa parte del passante: insomma, non più strade destinate solo a tir e camion ma ormai percorse da centinaia di automobili ogni giorno.

Peccato però che l’area, formalmente, sia ancora in capo all’Irsap che dovrebbe occuparsi di rifare l’asfalto delle strade e di aggiustare i pali della luce non funzionanti: operazioni che l’Istituto non fa da tempo, con buona pace di residenti e commercianti, tanto che il Comune è costretto a sopperire con Rapa a tutela dell’incolumità pubblica, anche se la cosa esula dalle sue competenze. E dire che nel 2011 l’accordo sembrava a un passo: l’ex consorzio, in un incontro con piazza Pretoria, si era detto pronto a cedere strade e impianti dopo aver compiuto la manutenzione straordinaria in forza di alcune deliberazioni del 2008, ma l’operazione non è mai andata in porto. Nel frattempo le strade si sono riempite di buche, i pali della luce si sono guastati o hanno subito furti di rame e perfino la sede dell’Irsap è diventata bersaglio di ladri e vandali, mentre l’Irsap e il Comune continuavano a cercare un accordo.

Il sindaco però ha ormai perso la pazienza e lunedì scorso ha firmato un’ordinanza per imporre all’Irsap di intervenire riaccendendo l’impianto di illuminazione e rifacendo l’asfalto di via Ignazio Testasecca e via Filippo Pecoraino, con tanto di ultimatum: i lavori dovranno iniziare entro 15 giorni. “Il ricorso all’ordinanza – spiegano Orlando e Arcuri – si è reso necessario per la sostanziale indisponibilità operativa di Irsap non solo ad effettuare i lavori, ma anche a cedere le aree.

In caso di ulteriore inadempimento da parte dell’Istituto, l’Amministrazione eseguirà direttamente gli interventi di rifacimento dell’impianto di illuminazione e del manto stradale, procedendo contestualmente in danno. In questo modo, viene attivata una procedura che dovrà comunque concludersi con la realizzazione degli interventi”.

“L’ordinanza con cui il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha imposto all’Irsap di intervenire sulle strade e sull’illuminazione pubblica dell’ex area industriale di Brancaccio è un atto necessario per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutto il quartiere – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 – Più volte il Comune ha cercato una soluzione con l’Istituto, sollecitato dai residenti e anche dal sottoscritto, ma senza riuscire ad arrivare a un accordo: l’ordinanza che impone l’inizio dei lavori entro 15 giorni rappresenta un atto forte, per il quale non possiamo che essere grati all’amministrazione. Chiediamo inoltre che si intervenga urgentemente anche su viale Regione Sud-Est, da anni al buio, con impianti da affidare poi ad Amg”.

“L’ordinanza sindacale sull’area industriale di Brancaccio dà finalmente anche a questa parte di città l’attenzione che merita: una volta era il fiore all’occhiello dell’economia palermitana, oggi è in stato di degrado con i cittadini impauriti”. Così Paolo Caracausi (Idv), presidente della Terza commissione del consiglio comunale di Palermo. “Da anni il problema dell’area industriale di Brancaccio è all’attenzione di tutti gli organi istituzionali, con i residenti che lamentano la mancanza di illuminazione pubblica, un manto stradale ridotto a una groviera e diverse discariche abusive, oltre l’assenza totale di pulizia – dice Caracausi – Anche la Terza commissione nei mesi scorsi ha sollevato il problema, invitando sia i rappresentanti della ex Asi che l’amministrazione comunale. Oggi finalmente sembra che la soluzione sia in vista”.

“L’ordinanza è stata più volte sollecitata – dicono Sandro Terrani e Gianluca Inzerillo, capigruppo del Mov139 e di Sicilia Futura – Diversi sono stati gli incontri e le richieste sia dei cittadini residenti che degli imprenditori che svolgono la propria attività in quest’area, soprattutto perché sono venuti meno gli standard di sicurezza ai danni di chi percorre quel comprensorio e di chi fa impresa. Questa è l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che ha il sindaco verso tutta la città, anche per le periferie. Adesso dobbiamo passare ai fatti ed essere vigili affinché si ripristinino le normali condizioni di sicurezza, facendo l’ennesimo sforzo, eseguendo i lavori e procedendo in danno, visto che fino ad adesso l’Irsap ha fatto orecchie da mercante”.

Ma ecco la replica dell’Irsap: “La legge prevede il trasferimento delle strade al Comune il quale non può ordinare lavori di milioni di euro ad un ente che vive di finanza derivata, bensì può ordinare la chiusura al transito delle strade in caso di pericolosità”. “Su Brancaccio – è scritto in una nota della Direzione regionale – sono stati programmati, progettati e finanziati interventi mirati ed è in corso la verifica della progettazione esecutiva degli interventi richiesti. Irsap, che non è proprietario delle strade, è immediatamente disponibile alla consegna delle strade su disposizione del commissario ad acta per la liquidazione Salvatore Callari”.  

“La modifica voluta dall’assessore Turano in seno all’ultima finanziaria regionale ha messo ordine su una materia che aveva sollevato rallentamenti e problematiche – dice il Commissario ad acta Irsap, Giovanni Perino, in ordine al trasferimento delle strade e delle relative pertinenze ai Comuni in cui ricadono – . Un aspetto molto importante e nuovo rispetto al passato è che i commissari liquidatori dovranno trasferire ai Comuni le strade ad uso pubblico e le relative pertinenze; elemento questo rilevante perché eviterà in futuro rimpalli di competenze e confusione rispetto alla gestione e manutenzione di strade e infrastrutture, che pur essendo state costruite dai Consorzi Asi, sono ormai contigui alla restante viabilità comunale, e quindi al servizio dell’utenza cittadina. In questo modo – chiarisce Perino – gli imprenditori insediati e/o che intendono insediarsi non saranno appesantiti da ulteriori spese che con la precedente norma avrebbero dovuto pagare all’Irsap per servizi già pagati attraverso le imposte comunali di IMU, TARI e TASI”.


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