Il boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, e il capo storico del clan dei Casalesi, Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, pur trovandosi reclusi in regime di carcere duro hanno condiviso diversi momenti durante l’ora d’aria nel penitenziario di Opera a Milano. E’ quanto riporta il quotidiano la Repubblica. Il fatto è avvenuto nello scorso mese di gennaio quando c’é stato in diverse circostanze l’incontro tra il capomandamento di Cosa Nostra, condannato per le stragi del ’92-’93, e colui che viene ritenuto il padrino di Gomorra. Gli incontri sono formalmente legittimi ma, come sottolinea la Repubblica, hanno fatto scattare l’allarme nei pm del pool della Dda di Napoli. C’é anche una lettera di Schiavone ai suoi familiari, invitati a lasciare il territorio, “perché sta per arrivare una valanga”. Impennato il livello di attenzione per difendere possibili obiettivi di attentati, come lo scrittore Roberto Saviano.
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