Brucia bar sul lungomare, ipotesi incendio doloso: "Elementi sufficienti" - Live Sicilia

Brucia bar sul lungomare, ipotesi incendio doloso: “Elementi sufficienti”

Un'informativa di reato è stata inviata in procura

CATANIA – I vigili del fuoco hanno appena inviato, alla procura della Repubblica di Catania, una informativa di reato a proposito dell’incendio che alle prime ore dell’alba di oggi, ha distrutto un bar sul lungomare del capoluogo etneo. L’ipotesi investigativa, già avanzata in giornata, è che si sia trattato di un incendio di natura dolosa. Dunque appiccato volontariamente da qualcuno.

Secondo quanto riferito dal comando provinciale dei pompieri etnei, il Nucleo investigativo anticendi regionale, arrivato da Palermo, prosegue con gli accertamenti e i riscontri. Ma gli elementi erano già sufficienti per comunicare una notizia di reato agli uffici di piazza Verga.

Il titolare in ospedale

Nel frattempo, continua a essere ricoverato, e intubato, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania l’uomo di 40 anni coinvolto nel rogo di via Artale Alagona. Il titolare dell’esercizio commerciale ha ustioni “non gravissime” su meno del 15 per cento del corpo, ma ha respirato fumi caldi ed è stato necessario intubarlo per risolvere i problemi polmonari. Così ha comunicato Rosario Ranno, primario del Centro Grandi Ustioni del nosocomio.

L’incendio al bar

L’allarme sull’incendio è arrivato poco dopo le cinque del mattino di martedì 2 aprile, oggi. A chiamare i soccorsi sono stati i residenti dello stabile al cui pianterreno si trova il bar, all’altezza del civico 143 del lungomare catanese. L’edificio è attualmente coperto da un’impalcatura e in ristrutturazione. I cittadini sono stati allertati dal fragore, verosimilmente dovuto a un’esplosione, e dall’immediato divampare di fiamme fortemente alimentate.

Lo stabile è stato interamente evacuato a scopo precauzionale. Secondo quanto si apprende, il titolare 40enne sarebbe rimasto ferito mentre tentava di mettere in salvo il locale dalle fiamme. Una bombola sarebbe esplosa mentre lui si trovava nelle vicinanze. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della polizia scientifica della questura di Catania.


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