Dopo anni in giro per l’Italia in prestito e con le porte dell’attacco rosa sbarrate da gente come Toni e Amauri è finalmente giunto il momento di giocarsi le sue chance per un posto da centravanti davanti al pubblico del “Barbera”. L’attaccante croato Igor Budan, reduce dagli Europei disputati con la maglia della sua Nazionale, è sbarcato a Palermo per sottoporsi alle visite mediche di rito prima di aggregarsi al resto della squadra in ritiro a Bad da domenica scorsa. I test clinici superati a pieni voti rappresentavano l’ultimo ostacolo che separavano l’ex centravanti di Atalanta e Parma dall’inizio dell’avventura agli ordini di Colantuono.
“Questa mattina – ha detto Budan a stadionews – ero a Palermo per le visite mediche e tutto è andato bene. Sono sereno, tutto prosegue come da programma, da domenica sarà con la squadra in ritiro e cercherà di aumentare i carichi di lavoro per essere a posto in poche settimane. Ruolo da protagonista? Lo sono già stato a Parma: la chiamata del presidente Zamparini mi ha fatto molto piacere, sono molto contento di vestire questa maglia, finalmente potrà provare líavventura con il Palermo, sperando di fare bene. Ogni stagione Ë un capitolo a sè, ma penso di essere maturato abbastanza, anche grazie all’Europeo. Spero di essere protagonista e di fare bene come a Parma”.
Il nuovo Palermo piace all’ex punta gialloblu: “A me piace molto questa squadra, la società ha lavorato molto bene, è stata uníottima campagna acquisti. Sono molto contento di far parte di questo gruppo, cercherà di ripagare la fiducia che il presidente ha mostrato nei miei confronti, speriamo che sia una stagione indimenticabile”. Il centravanti croato si è poi soffermato sul difficile compito di raccogliere l’eredità di Amauri (passato alla Juventus) che attende lui e De Melo: “Sono tranquillo, ho già dovuto fronteggiare la concorrenza nella mia carriera. Bisogna lavorare bene e con grande concentrazione: le scelte poi le farà il mister. L’importante è riuscire ad essere a disposizione fisicamente e che i risultati siano positivi: non è importante chi scende in campo, ma il risultato della squadra. Gli obiettivi? Lavorare bene, con grande professionalità e poi puntare più in alto possibile”.