ROMA – È bufera a Palazzo Madama, sede del Senato, per quanto riguarda la delega fiscale. Il provvedimento, che era approdato in Aula e sul quale era attesa la fiducia, torna in commissione con il rischio di non essere approvato dal parlamento. Furente il sottosegretario al Tesoro, Ceriani, che ha detto: “Qualcuno pensa che senza delega può avere le mani libere per la campagna elettorale” salvo poi precisare, attraverso una nota ufficiale del ministero, che quanto affermato non corrisponde al proprio pensiero.
Se dovesse saltare la delega fiscale, sarebbero molte le misure previste a rischiare di non essere messe in atto : dalla riforma del catasto al contrasto di interessi con la possibilità di detrarre dalla denuncia dei redditi gli scontrini, la revisione delle agevolazioni fiscali, il tutoraggio per le imprese, l’esclusione dalla nuova Iri per i professionisti, il nuovo statuto dei contribuenti, la semplificazione per le imprese e i cittadini e l’accorpamento delle agenzie fiscali. Ma anche le norme che riguardano i giochi, con l’inasprimento delle sanzioni per quelli on-line non autorizzati e nuovi strumenti per rilanciare il settore dell’ippica. Oggi il presidente del Senato Renato Schifani deciderà l’agenda relativa all’iter della legge.