Anno nuovo soliti vecchi guai in casa Pd. La dirigenza regionale si trova a fare i conti con una fine delle vacanze natalizie più burrascosa del previsto. Sulla scorta delle consultazioni interne al partito indette ad Enna dal senatore Mirello Crisafulli lo scorso 8 dicembre, anche in altri Comuni si sta provvedendo ad ascoltare la base sulla scelta del sostegno al governo Lombardo.
E arriva la batosta, per tutti: alla vigilia della consultazione di Caltagirone, infatti, il segretario democratico Giuseppe Lupo, ha comunicato a Gaetano Cardiel, coordinatore del partito a Caltagirone, la rimozione dal suo ruolo. ”Il Pd ha le sue regole democratiche ed e’ mio dovere farle rispettare – ha commentato il segretario Giuseppe Lupo – Per questo ho dovuto commissariare la segreteria di Caltagirone che ha agito contro le decisioni degli organismi e della commissione di garanzia del Partito provinciale di Catania. Il commissario del partito democratico di Caltagirone e’ il segretario provinciale di Catania Luca Spataro”. Una scelta, quest’ultima, sicuramente destinata a fare clamore, come dimostra il susseguirsi di reazioni da parte del mondo politico.
“Il Partito democratico non abbia paura di consultare la base, tanto più su una questione così importante come quella dell’appoggio al governo Lombardo. Il confronto con il proprio elettorato deve essere un’occasione di unità e non di frattura”. A dirlo è stata l’eurodeputata in quota Pd Rita Borsellino: “alle ultime primarie regionali – ha aggiunto – gli elettori e gli iscritti del Pd avevano votato in maggioranza per una proposta politica che bocciava qualsiasi alleanza con l’Mpa e l’Udc. Per questo, è importante chiedere al popolo delle primarie se condivide ancora tale proposta”.
Più rigido il senatore Fabio Giambrone (Idv), che lancia l’idea di un referendum tra i cittadini di centrosinistra: “Siano gli elettori del centrosinistra siciliano a decidere se insistere sulla scelta assurda del partito Democratico di appoggiare la giunta Lombardo o se tornare all’opposizione. Chi chiama democraticamente il popolo a pronunciarsi, come il segretario del Pd di Caltagiorne Gaetano Cardiel, subisce provvedimenti disciplinari e viene addirittura commissariato dal segretario regionale Giuseppe Lupo. Poiché il Pd sembra aver perso il lume della ragione e insiste ad appoggiare la giunta Lombardo con cui non c’è alcun elemento programmatico comune, diamo la parola ai cittadini: siano loro a decidere se hanno ragione i quadri del partito Democratico o l’Italia dei Valori che continua a rifiutare ogni logica ribaltonista”.
Secondo il segretario regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, Erasmo Palazzotto, infine, “la decisione di commissariare il Partito Democratico di Caltagirone alla vigilia del referendum è un gesto che fotografa il livello di disagio di un partito che in Sicilia sembra aver perso la propria identità. Non si possono ignorare le istanze che vengono poste da tutto il centro sinistra ed oggi anche da una parte consistente del PD, facendo finta che il problema non esiste in Sicilia c’è un governo di centrodestra che non ha alcuna legittimazione democratica che è sostenuto dal Partito Democratico contro il volere dei suoi stessi iscritti. Agli uomini ed alle donne del PD di Caltagirone va tutto il nostro sostegno – conclude Palazzotto – perché la loro sfida, come la nostra, è quella di rilanciare il centrosinistra in Sicilia”.