PALERMO – Gigi Buffon è pronto ad affrontare l’Albania. Il capitano della Nazionale ha parlato alla vigilia della sfida valida per le qualificazioni ai mondiali di Russia 2018 presentandosi nella sala stampa del “Renzo Barbera” di Palermo al fianco del ct Ventura: “C’è grande rispetto e il giusto timore per la partita di domani e non è retorica– ha affermato il numero uno azzurro –. L’Albania negli ultimi due anni ha avuto un processo di crescita esponenziale, e lo ha dimostrato all’Europeo dove ha sempre fatto partita con tutti. È una squadra da temere, anche se siamo consapevoli delle nostre capacità. La nostra ultima partita ha lasciato presupporre che la strada intrapresa sia quella giusta. Dobbiamo stare attenti, però, perché non esistono più le squadre materasso, ma io preferisco che sia così perché, in questo modo, il calcio diventa più bello e più competitivo. Il loro progresso rende più gradevoli e più belle le partite”.
Ma quello di domani non sarà un incontro come tutti gli altri per Buffon, che toccherà quota mille partite in carriera: “Sarà un bel traguardo – commenta –. Ad oggi non ci sono partite che mi mancano. Semmai, mi manca qualche post-partita. La gioia che ho vissuto in qualche post-gara vorrei poterla rivivere insieme ai miei compagni e ai miei allenatori. L’unica cosa di cui sono sicuro è che non ce ne saranno altre mille e di questo ne sono molto felice. Obiettivo Mondiale 2018? Non lo so. Nella mia testa ci sono degli obiettivi, ma poi bisogna vedere come si raggiungono. Nella vita è possibile vincere, ma se vuoi stravincere spesso ti bruci – ha aggiunto Buffon –. Devo leggere bene nel mio intimo e quello che assaporerò: nella testa ho molte certezze su quello che accadrà, poi mai dire mai. Un futuro nel calcio? Non ho idee. È gratificante sentire complimenti e carinerie da parte di ragazzi che conosco e che non conosco. Come spenderò il mio tempo avrò modo per pensarci. Non sono un malinconico che pensa solo al passato né un figlio di questi tempi che brucia tutto: voglio gustarmi il presente in maniera serena. Ora penso alla partita di domani, quello che sarà più avanti lo guarderemo”.
Al termine della conferenza stampa, poi il capitano degli Azzurri ha scherzato ai microfoni di SkySport: “Come immagino la mia ultima gara in assoluto? Magari chiuderò alla Zidane, dando una capocciata a qualcuno in campo (e ride, ndr). Ma prima di pensare a come sarà la mia ultima in carriera, dobbiamo andare al Mondiale in Russia nel 2018. Magari potrebbe essere al Mondiale. Ho ancora un po’ di tempo per pensarci”.