Bugia mon amour - Live Sicilia

Bugia mon amour

Gran parte dei Dieci Comandamenti è, per così dire, laica. Mira e regolare i rapporti tra le persone a prescindere dal Paradiso. Non rubare, non uccidere, non dire falsa testimonianza... sono regole sociali volte ad un assetto civile della collettività umana

Dal magazine "S"
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Gran parte dei Dieci Comandamenti è, per così dire, laica. Mira e regolare i rapporti tra le persone a prescindere dal Paradiso. Non rubare, non uccidere, non dire falsa testimonianza… sono regole sociali volte ad un assetto civile della collettività umana. Ma qual è la più violata, la più trasgredita? Sembra che sia proprio l’Ottavo, “non dire falsa testimonianza”. Il suo significato non si lega ai tribunali, ma alla vita quotidiana e, più semplicemente, invita a testimoniare coraggiosamente la Verità. Questo concetto supera l’idea spicciola della bugia, la allarga, la trasforma in bugia come omissione, bugìa come trucco, bugia come ipocrisìa sistematica. Vediamo a proposito di Costituzione, femmine, e rapporto media-politica.

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. È l’inizio del primo articolo della Costituzione italiana e, pur non dichiaratamente, funge da preambolo. Ci dicono, con fermezza, che sia immutabile, come un frutto della terra spontaneo e naturale, che è così perché non sarebbe possibile che fosse diverso. Però: a) nel preambolo della Costituzione francese si afferma: “il popolo francese proclama solennemente la sua fedeltà ai diritti dell’uomo ed ai principi della sovranità nazionale così come sono stati definiti dalla dichiarazione del 1789”, (libertà, uguaglianza, fraternità); b) nel preambolo della Federazione russa leggiamo: “Noi, popolo plurinazionale della Federazione Russa, uniti da un comune destino nella nostra terra, affermando i diritti e le libertà della persona, la pace civile e la concordia… amore e il rispetto per la Patria…”; c) in quello degli Stati Uniti: “Noi, il popolo degli Stati Uniti… garantire la giustizia, assicurare la tranquillità all’interno, provvedere alla difesa comune, promuovere il benessere generale, salvaguardare per noi e per i nostri posteri il bene della libertà…”. Anche in Italia l’Assemblea costituente aveva immaginato altre soluzioni. Niente da fare. Rimase la frase “repubblica democratica” nonostante che, se la forma di Stato è la repubblica (res publica), essa non può che essere democratica; e perse la sua battaglia anche il palermitano Ugo La Malfa che aveva cercato un compromesso con il Pci proponendo: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sulla libertà e sul lavoro”. Bocciato. Ed oggi, con sistematica ipocrisìa, ci viene ingiunto che l’articolo primo non si può toccare.

La bugia come trucco. Anche Madre Natura a suo modo può “mentire”. Quando i nostri lontanissimi progenitori andavano carponi, l’elemento primario della seduzione femminile erano le rotondità delle “terga” e l’accoppiamento procedeva di conseguenza. Poi l’assetto mutò: tutti in piedi. La Natura provvide e munì la femmina dell’homo delle fatali rotondità anche sul davanti, cioè rese permanentemente turgido quel seno che prima, come ancora oggi per tutti i mammiferi, turgido era soltanto quando secerneva il latte. E il suo maschio, con questo “trucco”, fu… servito. Ricevuta questa lezione, la femmina poi provvide al resto e dal maquillage ai tacchi si diede tutte quelle risorse suppletive ormai da secoli irrinunciabili alla sua identità visibile di donna.

La bugia come omissione. Tra mass-media e politica la lotta è quotidiana. Un esempio poco conosciuto è questo: nel 2008 il presidente del Consiglio definì il neo-eletto Obama “bello e abbronzato”. Fu uno scandalo e giornali e tv accusarono Berlusconi di misfatto diplomatico. Insomma, una vergogna internazionale. E dire che precedentemente, negli Usa, Obama era stato definito in tv “abbronzato” dall’attore Robin Williams a da quelle parti nessuno se n’era risentito; e in Italia, su la Repubblica, Vittorio Zucconi ne aveva scritto come il “senatore abbronzato”. Dopo la non originale battuta di Berlusconi, il sempre informato Marco Travaglio gli lanciò i suoi strali durante Annozero: razzista. E Zucconi, che era presente in studio, tacque.

Che fatica quest’Ottavo Comandamento. Condannare tutte le bugie? Mm… Credo che basti sapere che esistono anche là dove non ce le aspettiamo. Così, da dei minori, almeno potremo scegliere se mandare all’inferno chi ci imbroglia.


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