PALERMO – Una donna di Burgio (Ag) ha trovato nella cappella cimiteriale di famiglia la salma di un defunto tumulato senza autorizzazione e ha chiesto al Comune di conoscere chi abbia dato il consenso alla sepoltura e come mai non fosse stato richiesto il suo consenso. Dall’amministrazione comunale non è arrivata nessuna risposta. E’ stato necessario un ricorso al Tar di Palermo per ottenere l’accesso agli atti presentato dagli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò. I giudici della seconda sezione del Tar hanno accolto il ricorso e condannato l’amministrazione ad esibire la documentazione entro 30 giorni.
La donna è andata al cimitero il 2 novembre per commemorare i defunti e ha visto che uno degli spazi della cappella era stato usato per seppellire una estranea della quale sulla lapide era stato indicato anche il nome. Da qui la richiesta al Comune di sapere chi avesse autorizzato la tumulazione. “Questo accertamento è propedeutico ad altre indagini per capire se si tratti di occupazione abusiva della cappella o di un errore”, dice l’avvocato Vincenzo Airò.