È il fratello di un pentito di camorra che si trovava in un luogo protetto del cosentino, l’uomo che a Cosenza ha dato un calcio ad un bambino di origini marocchine perché si era avvicinato alla figlia neonata in carrozzina.
L’uomo e la moglie, entrambi denunciati per lesioni personali aggravate, sono stati immediatamente trasferiti in altra località protetta. ‘I miei figli hanno visto quell’uomo vicino alla Questura e mi hanno detto che era quello che li aveva aggrediti. L’ho affrontato e gli ho chiesto: perché?’: lo racconta la madre del bambino. (ANSA).