CATANIA – Presentato stamane “Coca Cola Cup – Get Active”, un programma ludico-educativo che guarda al calcio per trasmettere ai giovanissimi l’importanza di uno stile di vita sano ed attivo, caratterizzato da sport, quale sinonimo si inclusione sociale, interazione culturale, fair play, disciplina, rigore e buone abitudini alimentari, rovescio della medaglia.
Coca Cola Cup – Get Active è solo l’ultimo arrivato in casa Sibeg, convinta sostenitrice nella promozione di iniziative finalizzate alla crescita sana delle nuove generazioni, Coca Cola addicted. E da sempre ha agito quale precursore.
200 dipendenti, 30 mila punti vendita e ben 5 milioni di consumatori: tutto questo si chiama “Coca Cola”, la leggendaria bevanda gassata che, piaccia o meno, rappresenta pur sempre – chiosa il direttore generale Sibeg, Natale Lia – la seconda parola più usata nel mondo, dopo ok”. E un motivo ci sarà!
Per l’occasione scenderanno in campo 398 scuole per un totale di 33960 studenti siciliani, donne e uomini, che si sfideranno nel gioco più amato al mondo, il calcio, appunto, per tentare di aggiudicarsi il trofeo nazionale e diventare, quindi, campioni. Si inizia con partite interne per poi arrivare alla fase provinciale, regionale sino alla finalissima nazionale.
Coca Cola, quest’anno, data la coincidenza con il mondiale brasiliano, raccoglie ed integra nello svolgimento del percorso le iniziative aziendali dedicate all’evento, di cui è partner dal 1978. Gli studenti partecipanti, infatti, inviando una loro foto, potranno contribuire alla realizzazione della bandiera mosaico più grande al mondo che verrà presentata in occasione della cerimonia d’apertura dei giochi allo stadio Maracanà.
“E’ un’ ulteriore dimostrazione –commenta Vittorio Cino, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Coca Cola Italia – dell’importanza dell’unione e dell’adesione a valori che accomunano uomini e donne, senza distinzione tra nord e sud del mondo. E la partnership con il territorio è funzionale a veicolare messaggi universali sui quali gli educatori non possono abbassare la guardia”.
Grande fermento in casa Sibeg – Coca Cola, questa mattina. Una conferenza stampa alla quale hanno preso parte oltre la famiglia Coca Cola Sicilia composta da Luca Busi, amministratore delegato e dalla madre, il presidente Maria Cristina Busi Ferruzzi, anche le istituzioni locali. Assente, invece, l’Ass.re regionale alla formazione Nelli Scilabra il cui messaggio di incoraggiamento “verso stili di vita sani e abitudini alimentari equilibrati” è stato letto, a chiusura dei lavori, dall’ad.
In parallelo, rispetto al progetto Coca Cola Cup, Sibeg ha presentato un’iniziativa da poco ripresa dopo un breve stand by dovuto all’implementazione del progetto Tetris, ormai giunto a conclusione. Si tratta delle “Visite di Stabilimento”, gli appuntamenti destinati alle scuole per far scoprire agli studenti la realtà dell’azienda che imbottiglia la bevanda più conosciuta (e bevuta) al mondo. “Fino a tutto il mese di maggio 2014, infatti, oltre 1500 ragazzini – spiega Natale Lia, direttore generale di Sibeg – varcheranno i cancelli e si immergeranno nel meraviglioso mondo Coca Cola. Vogliamo dimostrare loro che le immagini fantasiose che girano intorno alla lattina Coca Cola corrispondono a realtà e che a Catania, ancora oggi, diversità a parte, è possibile fare e fare bene”.
Dietro le visite è riposta grande attenzione nei confronti dello stile di vita e dell’importanza dell’attività fisica sin dalla giovane età. Il team Coca Cola insiste molto su questi concetti e con orgoglio oggi può affermare di aver raggiunto i risultati sperati. Ma come si spiega il connubio Coca Cola – bevanda gassata – e alimentazione sana? Non si cela un contrasto?
“Non ci sono cibi sani e cibi cattivi – risponde Luca Busi. C’è un apporto calorico chiaro. E’ un po’ come mangiare torte, senza limitarsi, e star fermi una settimana. Allo stesso modo vale per le bibite e, quindi, se una Coca Cola viene abbinata ad una dieta bilanciata e a tanto movimento, non si corre rischio alcuno”.
Parola di uno sportivo con la S maiuscola!
“Si, è vero. Nella mia esperienza personale ho giocato a basket, con due ore di allenamento piuttosto che fare l’aperitivo con gli amici. E’ uno sfogo molto bilanciato e molto salutare. Io amo andare in palestra, qualsiasi orario sia e non faccio sconti! E’ parte integrante della mia frenetica vita, non potrei rinunciarvi. Nel mio privato è stato uno slogan e un punto fermo, quasi un momento di ribilanciamento, fondamentale. Ed è bello parlare da vicino ai giovani siciliani circa uno stile di vita attivo e una dieta bilanciata, il giusto mix”.
Hai definito Coca Cola <un’ azienda Gazzella>. Perché ?
“E’ il mio sogno: come una <gazzella>, veloce nel cogliere i desideri dei siciliani e veloce, al tempo stesso, ad esaudirli, prima che i competitor possano intervenire. Sibeg è un’azienda snella, rapida, scattante; capace di intercettare, fiutare e dare forma a pensieri ancora in fase embrionale. Pensa che possiamo ribaltare i piani in esecution, se necessario”.
Terza edizione di Coca Cola Cup – Get Active, a dimostrazione che squadra vincente non si cambia. E quest’anno poi, insieme a Lombardia, Campania, Lazio e Veneto è stata coinvolta anche la nostra regione. Contento che la Sicilia sia entrata in questo gioco?
“Si, assolutamente. D’altronde i numeri parlano chiaro. La Sicilia ha rappresentato un indotto di oltre 33 mila ragazzi coinvolti, di cui quelli catanesi rappresentano la maggior fetta. Era inevitabile che la Sicilia facesse il suo ingresso e sono certo che darà filo da torcere alle altre regioni coinvolte – afferma con un sorriso. Già in passato si era svolta un city event a Palermo che aveva coinvolto più di 20 mila ragazzini. Per noi è la prima volta ma presentiamo gli stessi numeri di regioni (vedi la Campania) che lavorano da anni”.
E’ solo il primo anno ma mi sembra di capire rappresenterà solo l’inizio di una lunga serie.
“Esatto. E’ proprio un punto di partenza e ben presto acquisirà dimensioni molto superiori. Invito tutti gli studenti a seguirci con la passione e la determinazione, due parole chiave che spingono ogni giorno tutti coloro i quali mi collaborano. E poi – aggiunge – è vero che quando si parla di calcio le reazioni sono straordinarie, soprattutto da parte del sesso femminile, la cui presenza rispetto al 2013 è cresciuta del 25%. Straordinario! Speriamo di far bene anche nella prossima finale italiana”.
Dita incrociate, quindi. Fair play a parte, i siciliani sono tosti, si sa. E se partecipano lo fanno per vincere, sempre.