"Calunniò De Gennaro | A processo Ciancimino" - Live Sicilia

“Calunniò De Gennaro | A processo Ciancimino”

Massimo Ciancimino

Sotto i riflettori le dichiarazioni rese in una serie di indagini tra le quali quella palermitana sulla trattativa Stato-Mafia.

La richiesta dei pm
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CALTANISSETTA – La Procura di Caltanissetta ha chiesto il rinvio a giudizio, con le accuse di calunnia aggravata e rivelazione di segreti inerenti procedimenti penali, per Massimo Ciancimino, 51enne figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino, che ha reso dichiarazioni in una serie di indagini tra le quali quella palermitana sulla trattativa Stato-Mafia. Le persone offese sono un funzionario barese dei Servizi segreti e l’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro.

Massimo Ciancimino avrebbe ”incolpato, sapendolo innocente, – si legge nel capo d’imputazione – Lorenzo Narracci, nella sua qualità di appartenente al Sisde, di avere illecitamente svolto, nel periodo dal 1992 al 2000, un ruolo di intermediario tra il padre Vito Ciancimino, Bernardo Provenzano, altri appartenenti all’organizzazione Cosa Nostra e un non meglio individuato appartenente ad ambienti istituzionali a nome Carlo o Franco, in particolare facendosi latore di informazioni riservate anche, tra le altre cose, al fine di tutelare gli interessi economici del predetto Vito Ciancimino, nonché consegnando documentazione nel periodo in cui lo stesso Ciancimino era detenuto e quindi accusando Narracci del reato di concorso in associazione mafiosa”.

Per Massimo Ciancimino è stato chiesto il rinvio a giudizio per calunnia aggravata anche ai danni di Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia, per averlo ”incolpato, sapendolo innocente, di aver intrattenuto rapporti sin dalla fine degli anni ’80 con il conte Romolo Vaselli, fornendogli informazioni coperte da segreto investigativo, al fine di farle pervenire a Vito Ciancimino”. Entrambe le contestazioni di calunnia sono aggravate, secondo la Procura siciliana, ”dall’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare le attività dell’associazione mafiosa”. Sulla base di quelle dichiarazioni Narracci, 59enne barese, difeso dall’avvocato Michele Laforgia, è stato per lungo tempo sottoposto a indagini da parte della Procura di Caltanissetta. Le accuse di rivelazione dei segreti inerenti procedimenti penali riguardano, infine, informazioni fornite a decine di giornalisti sul contenuto delle dichiarazioni rese alla magistratura dallo stesso Ciancimino. L’udienza preliminare nei suoi confronti inizierà il prossimo 4 febbraio.

(Fonte ANSA)

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