PALERMO – La Regione annuncia il commissariamento della Camera di Commercio di Palermo, scossa dall’arresto del presidente Roberto Helg. Un’intenzione anticipata alla stampa dal governatore Rosario Crocetta (“Stiamo valutando l’ipotesi di commissariare la Camera di commercio di Palermo, ne abbiamo discusso in giunta”) e ribadita da una nota dell’assessorato alle Attività produttive: “In seguito alla nota inviata ieri dall’assessore Linda Vancheri al dirigente generale del Dipartimento attività produttive della Regione Siciliana, è stata immediatamente avviata da parte dell’organo di vigilanza del Dipartimento un’attività ispettiva a 360 gradi presso la Camera di Commercio di Palermo al fine di valutare tutte le condizioni di legalità e trasparenza sui processi amministrativi e sulla gestione complessiva dell’ente camerale. L’incaricato dell’ispezione è un dirigente interno dell’amministrazione regionale che dovrà fornire con urgenza una relazione dettagliata utile per il commissariamento”.
Da via Amari, per il momento, nessun commento ufficiale, anche se la legge regionale del 2010 indica con precisioni i casi in cui si può commissariare sciogliendo il consiglio: gravi e persistenti violazioni di legge; mancata assicurazione del normale funzionamento; non approvazione del bilancio; mancata elezione del presidente. Peccato però che la Regione abbia finora approvato tutti i bilanci e che, almeno per il momento, non siano emerse irregolarità gestionali. A fare luce sulla vicenda sarà la Regione, mediante il suo dirigente, ma se non dovesse verificarsi una delle condizioni previste dalla legge non sarà possibile commissariare.
Le norme non prevedono nemmeno la sostituzione d’ufficio di Helg, che dovrà dimettersi e essere sostituito: in quel caso il vicepresidente potrà indire nuove elezioni, anticipando la scadenza del 2016; in caso contrario si procederebbe fino al prossimo anno.