CAMPOROTONDO ETNEO – “Sì, intendo ricandidarmi, perché ritengo che il lavoro che abbiamo iniziato, e che reputo che abbiamo fatto ‘benino’, dobbiamo portarlo avanti”. Sarà di nuovo in corsa per le amministrative del 10 giugno Filippo Privitera, trentasei anni, attuale sindaco di Camporotondo Etneo, già consigliere comunale nel quinquennio precedente. E lo conferma puntando l’attenzione su quanto fatto in questi anni insieme alla squadra con cui ha iniziato “e che è rimasta quella”. “Un gruppo compatto – sottolinea – senza perdite”. Al suo fianco ci sarà la stessa lista civica che lo ha supportato nel 2013, “Liberi e forti per Camporotondo”, una lista ancora una volta giovane tra tante riconferme e qualche new entry. “Al 90% – dice Privitera – sono tutti gli stessi, dopodiché ci sono dei cambiamenti necessari, anche perché noi passiamo da 15 consiglieri a 12 e da 4 assessori a 3”. Non mancherà però “qualche innesto di qualche ragazzo più giovane” alla sua prima esperienza politica “perché altrimenti – aggiunge – domani saremo noi i vecchi della politica e dobbiamo essere bravi ad accompagnarli”.
Priorità in agenda, se le urne gli riconsegneranno la fascia tricolore, saranno il completamento delle opere già in cantiere, la programmazione urbanistica, compresa la riqualificazione del centro storico, il recupero degli impianti sportivi abbandonati di concerto con la città metropolitana, la realizzazione di altri servizi essenziali. “Del programma amministrativo nostro – dice Privitera – che io definii cinque anni fa un ‘impegno’, noi abbiamo realizzato un 80%. Quel 20% mancante è magari ampiamente compensato da cose che non avevamo previsto ma che ci siamo trovati lungo il percorso di fare.” “Iniziamo un ragionamento sull’isola ecologica, ora arriva il decreto di finanziamento e andremo in gara d’appalto. Abbiamo presentato un progetto per i fotovoltaici su tutti i tetti della zona artigianale. Parteciperemo al bando della Regione per sostituire tutti i corpi illuminanti. Abbiamo un PRG per cui siamo a buon punto per il definitivo, in linea di massima sarà la prossima amministrazione, ma è stato un lavorio attento”.
Non si sanno ancora i nomi degli sfidanti, ma dal canto suo l’attuale sindaco è molto fiducioso di potersi riconfermare per il secondo mandato consecutivo. “Io le posso dire solo una cosa, che il consiglio comunale ha approvato tra l’80 e il 90% delle delibere all’unanimità dei presenti, segno questo che abbiamo ascoltato un po’ tutti. Quindi effettivamente oggi scendere in campo per dire che abbiamo lavorato male è un po’ complicato”. “Si è lavorato nell’interesse della collettività – continua – per affermare i diritti e non dare qualche favore. È questa una delle cose più importanti su cui abbiamo lavorato”. Vinte le elezioni del 2013 con il 42,92% dei voti, “il mio desiderio più grande – nelle parole di Privitera – sarebbe quello di trovarmi sindaco eletto superando il 50%. Io ritengo che siamo in condizioni, abbiamo lavorato e credo che ce lo possiamo meritare. Non io ma la squadra tutta quanta”. Una campagna elettorale la sua che, in un paese dall’età media bassa, punterà soprattutto a parlare con i giovani, “non trascurando gli elettori storici, perché gli anziani sono importanti”. Ma se le preferenze dei cittadini non dovessero dargli ragione, Privitera si dice pronto a non abbandonare quello per lui è un “impegno sociale”. “Si vince o si perde, in realtà in un paese si vince sempre se uno crede di potere migliorare il proprio paese”.